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FOGGIA CITTA' POLICENTRICA E INTERMODALE HA TUTTO: FERROVIE, STRADE, AUTOSTRADE E, AEROPORTO

                  Foggia vista dall’alto. FOGGIA, CITTA’ INTERMEDIA CHE RISCHIA L’ISOLAMENTO "Le periferie delle città cont...

mercoledì 29 luglio 2009

Ve lo dò io l'aeroporto: un nostro esclusivo progetto per Foggia e.. basta!

Il mito greco di Icaro conferma che il desiderio di volare è connaturato all'uomo fin dalla notte dei tempi.

Nella mitologia greca Icaro era il figlio di Dedalo, un geniale inventore che era stato chiamato a Creta dal re Minosse per aiutarlo a proteggersi dal Minotauro, un mostro dalla testa di toro e il corpo di uomo, il quale chiedeva ogni anno in sacrificio sette fanciulle e altrettanti giovani uomini.
Dedalo escogitò quindi la costruzione del labirinto, una struttura da cui, una volta entrati, era impossibile uscire. Il re tuttavia lo rinchiuse nel labirinto con Icaro, poiché aveva aiutato sua figlia Arianna a far fuggire dal labirinto Teseo, inviato a uccidere il Minotauro, propiziando così la fuga dei due. Per poterne uscire, Dedalo inventò allora uno dei suoi stratagemmi: preparò grandi ali di penne, tenute insieme con la cera. Nonostante avesse avvertito Icaro di non avvicinarsi al sole, questi volò troppo in alto e la cera delle ali si sciolse.

Anche a noi foggiani piace volare ma, per volare oggi, non basta avere connaturato il desiderio del volo, occorrono:
° un programma di investimenti con l'obiettivo di sviluppare una struttura aeroportuale in grado di garantire un elevato livello di servizio per i passeggeri e le compagnie aeree interessate al nostro territorio;

° un bacino territoriale che garantisca lo sviluppo del traffico passeggeri e merci con un sitema agroindustriale di riferimento;

° la capacità di mirare ad un ruolo specializzato per specifici segmenti di domanda quali "low cost" e "charter";

° la configurazione di una struttura aeroportuale di supporto complementare ai sistemi aeroportuali regionali e interregionali vicini.

Buone idee che possono diventare progetti ed essere realizzate.

Noi ve ne offriamo due, una urgente:

1) bloccare qualsiasi espansione di costruzioni di fabbricati per uso privato, commerciale e industriale intorno all'aeroporto e procedere all'interno di un'area ritenuta necessaria e indispensabile alle attività aeroportuali, all'esproprio per motivi di pubblica utilità di tutti gli edifici che in detta area ricadono;

e un'altra da progettare e realizzare nei prossimi due, tre anni:

2) un linea ferroviaria metropolitana che colleghi a mezzo di treno navetta e con la realizzazione di una bretella di soli tre chilometri circa:


° l'aeroporto Gino Lisa con la linea ferroviaria Foggia - Napoli (nel punto cerchiato);


° da quel punto raccordo cerchiato, con la Stazione Centrale di Foggia e con l'altra di Foggia Borgo Cervaro;

° con la Stazione di Foggia Borgo Incoronata passando da Foggia Borgo Cervaro sul bypass ferroviario previsto dalle FS Spa.

° nuovamente con la Stazione Centrale di Foggia passando per la Fiera,


utilizzando linee esistenti come la Foggia - Napoli e la Foggia - Bari.

Esposizione dell'idea progetto
Guardando dall'alto l'aeroporto Gino Lisa rileviamo che l'area aeroportuale è ormai circondata da numerosi stabili commerciali e artigianali che già ne limitano lo sviluppo. Per questo, occorre bloccare ogni ulteriore cementificazione ed espropiare per motivi di pubblica utilità parti del territorio necessarie alla realizzazione di una seconda pista che incroci l'attuale in senso obliquo ma con una lunghezza superiore che potrebbe essere di 2,5 Km.

Riportiamo una foto dell'area aeroportuale con disegnati:
° la nuova pista di volo (linea bianca);
° i confini (linea rossa) che detta area dovrebbe avere a seguito degli espropri (macchia gialla).


I decolli degli aerei avverebbero in direzione Nord-Ovest > Sud-Est e cioè dal lato Mongolfiera verso Borgo Segezia e gli atterragi in senso inverso.

Per permettere l'allargamento dell'area aeroportuale, la Via Gioberti (linea blu) dovrebbe essere interrotta (linea gialla) nel suo tracciato per connettersi con il tratturo Camporeale (linea lilla) che verrebbe ampliato per diventare una strada capace di servire un maggior volume di traffico, così come indicato nella foto sottostante:

Un intervento alternativo molto interessante sull'area aeroportuale (mappa sottostante), potrebbe prevedere:

1. un'interruzione della SS16 nel tratto in curva tra la Via Gioberti (che così sarebbe anch'essa interrotta ma soltanto nell'ultimo tratto) e il Tratturo Camporeale;

2. la valorizzazione e ampliamenti dei tratti segnati in giallo:

- statale 90 per Napoli;

- raccordo per il collegamento con la SS 655 per Candela e l'autostrada per Napoli;

- proseguimento del suddeto raccordo verso la stazione ferroviaria di Foggia Borgo Cervaro e Foggia Borgo Incoronata e da quì infine con il nuovo casello autostradale Bari Pescara.

In questa ipotesi dovrebbero essere espropiati soltanto terreni da una parte e dall'altra della SS16 inclusi nell'area aeroportuale disegnata con il colore marrone.

Il risultato sarebbe però assolutamente opportuno e conveniente perché:

1. l'aeroporto sarebbe dotato di una pista di 3,5 Km (quella di Bari Palese è lunga 2,5 Km), capace di permettere l'atterraggio anche di aerei cargo merci;

2. il nuovo tratto della circonvallazione collegherebbe direttamente le stazioni per l'alta velocità di Foggia Borgo Cervaro e l'alta capcità merci di Foggia Borgo Incoronata ed entrambe con l'aeroporto, oltre che con il nuovo casello autostradale;

3. risulterebbero infine ampliati valorizzati nuovi tratti di strade interpoderali che assurgerebbe a livello di statali.


La nuova stazione ferroviaria per l'alta velocità a Borgo Cervaro sarebbe ovviamente costruita da FS Spa e dovrà essere moderna, dotata di servizi sorveglianza e controllo, biglietterie, bar, edicola dei giornali, negozi e piazzali esterni con ampi parcheggi. Occorrerà trattare con le FS Spa per ottenere la realizzazione di un buon progetto di stazione.

Il Comune di Foggia con il concorso di altre autorità di governo del territorio, dovrà provvedere ad ampliare la strada che attualmente collega la SS16 dalla Zona Industriale Incoronata, alla SS655 Foggia - Candela (linea di colore celeste) così da consentire un rapido accesso alla stazione di Borgo Cervaro ai mezzi su gomma (gli uffici finanziari del Comune di Foggia dovranno indagare le opportune forme e tipologie di finanziamento che supportino la realizzazione dell'opera).


Le FS Spa in cambio del bypass progettato su Borgo Cervaro si dovrebbero impegnare a costruire a loro spese a titolo di "risarcimento danni" per lo scavalcamento della città di Foggia, sia la bretella ferroviaria di 3 Km per il congiungimento dell'aeroporto Gino Lisa alla linea ferroviaria Foggia -Napoli che la stazione di testa presso lo stesso aeroporto.

Il Comune di Foggia, con il concorso delle forze economiche rappresentative della città potrebbe assumere l'impegno di progettare e realizzare una ulteriore piccola stazione ferroviaria (linea celeste) presso la fiera (linea gialla) ed il nuovo polo integrato (linea viola) che lì sta sorgendo (ovviamente anche in questo caso occorrerà indagare sulle forme di finanziamento che permettano la realizzazione dell'opera).



La stazione del treno dell'aeroporto potrebbe sorgere di fronte al piazzale d'ingresso, dall'altra parte di Via degli aviatori. Il collegamento da una parte all'altra della strada sarebbe grantito da un tunnel sopraelevato con scale e tappeto mobili. La stazione di testa del treno dovrebbe essere moderna ed in linea con la struttura dell'aeroporto Gino Lisa. Ovviamente si dovrebbe provvedere anche alla semaforizzazione dell'area di attraversamento pedonale e di ingresso al piazzale della aerostazione. Anche in questo caso si dovrebbe procedere all'esproprio di alcuni edifici e capannoni. Sul posto si potrebbe pensare anche di creare delle attività commerciali di supporto allo sviluppo dell'area e un hotel di dimensioni adeguate oltre che dei parcheggi auto. La stazione ferroviaria dell'aeroporto fungerebbe altresì da area di parcheggio per tutti gli automobilisti interessati a prendere il treno per raggiungere il centro della città o l'area della Fiera, senza spingersi con il proprio mezzo attraverso Via degli aviatori, e Viale Michelangelo o Via Mazzini.

Il servizio passeggeri sulla linea ferrata tra l'aeroporto Gino Lisa e la Stazione Centrale di Foggia o per l'alta velocità a Brogo Cervaro e alla zona industria dell'Incoronata potrebbe essere assegnato alle Ferrovie del Gargano in quanto dispongono di quattro treni Flirt di cui due impegnati sulla Foggia Lucera, uno disponibile per la manutenzione e un altro potenzialmente previsto per un ipotetico incongruente (perché mancante di convenienza logica) collegamento tra Lucera e Bari. Quest'ultimo treno dispobile potrebbe essere utilizzato nel nostro progetto rendendo l'operazione a costo zero per la municipalità.

Nella trattativa cone le FS Spa, dovrà rientrare anche la gratuità dei passaggi del treno metropolitano sulle propria linea Foggia Napoli sia verso la Stazione Centrale che quella di Borgo Cervaro e tra questa e quella di Foggia Incoronata per almeno un trentennio.

Conclusioni

Il nostro progetto è inedito, completamente nuovo (non ci risulta che il "laboratorio di pianificazione strategica" del comune al quale fa riferimento la giunta attuale guidata dal sindaco Mongelli, abbia mai presentato, esposto e reso pubblico qualcosa del genere, tanto è che nel suo programma per "Foggia capitale", il primo cittadino si limita a reclamare in maniera provincialistica e marginale, la "centralità della stazione di piazzale Vittorio Veneto", rimanendo così imballato e spiazzato come la precedente amministrazione Ciliberti, di fronte alle scelte logistiche delle FS Spa).

Il nostro progetto è coraggioso e và in senso contrario: apre la trattativa con le FS Spa al fine di ottenere i risultati progettuali illustrati che conducano la mobilità su altri assi del territorio cittadino che non siano quelli del centro, per decentrare e modernizzare allo stesso tempo.

E' scritto sul blog del Quotidiano di Foggia, "..lo sviluppo del capoluogo passa attraverso Borgo Incoronata... con l'ambizioso progetto di riconversione dell'ex zuccerifio della Sfir... che prevede di realizzare un'area espositivo-commerciale di 50.000 mq...

Il masterplan a suo tempo presentato prevede cinque aree:

° quella dello stabilimento Sfir per l'impacchettamento dello zucchero;

° una di attività di servizio alla Zona ASI ... dove sorgerà un albergo da 10.000 mq;

° una dove è previsto un centro di gestione di import export di tutte le merci in transito da e per Foggia, centri di formazione professionale e ...

° quella dedicata a un polo di logistica integrata che sfrutterà anche i binari della ferrovia che entrano nell'area Sfir.

"Si tratta, continua l'articolo "... di un progetto che potrebbe cambiare il volto dell'intera zona industriale", con l'invito che anche noi quì rivolgiamo alla autorità del governo cittadino, ".. a un confronto leale, aperto, costruttivo...".

Senza dimenticare l'apertura prossima di un nuovo casello autostradale che sorgerà nei pressi della zona ASI che dovrebbe assorbire (continua l'articolo prima citato), (...) un flusso medio veicolare medio compreso tra 4.00 e 5.000 transiti giornalieri".

Al completamento del progetto la città si ritroverebbe in dotazione le seguenti opere infrastrutturali:

° tre stazioni ferroviarie, Foggia Centrale, Foggia Borgo Cervaro e Foggia Incoronata, collegate tra loro sulla linea Foggia Napoli e tramite il bypass Foggia Incoronata e Foggia Borgo Cervaro (due stazioni ferroviarie in luoghi diversi si trovano a Pescara, ma non a Bari...);

° un collegamento ferroviario dell'aeroporto Gino Lisa con la linea Bari Napoli ad alta velocità e capacità di merci e, tramite il bypass con Foggia Incoronata, con l'asse ferroviario adriatico e dunque con l'area industriale Incoronata (un collegamento ferroviario aeroportuale c'è a Bari ma non a Pescara...);

° una nuova fermata ferroviaria della linea Aeroporto - Stazione centrale, all'interno della Fiera (una stazione ferroviaria in Fiera c'è a Rimini ma, non a Bari o Pescara...);

° una nuova stazione ferroviaria che serva l'area aeroportuale...

° l'ammodernamento della Stazione di Foggia Incoronata, vicina al nuovo costruendo casello autosradale di Foggia Sud.

° una nuovissima rete stradale.

Un progetto degno di una nuova città, non più ferma e passivamente immobile ma, moderna e proiettata nel futuro... finalmente immaginabile per noi foggiani.

Niente a che fare con "...il progetto del Treno-Tram previsto dal Piano strategico di area vasta “Capitanata 2020 – Innovare e Connettere” , dal Piano Urbano della Mobilità di Area Vasta, dal Piano Territoriale Coordinamento Provinciale e dal Piano Regionale dei Trasporti...che, unico in Italia esce dalla città e va a Calenella nell'area vasta, forse inventata per sopperire alla mancanza dell'area metropolitana come quella di Bari.

E' ora che si sviluppino progetti veri che riguardino soltanto la nostra città!

In questo senso è deleteria per la nostra città l'idea progetto delle precedenti amministrazioni provinciali di spostare l'aeroporto a Borgo Mezzanone per fare un ulteriore regalo a Manfredonia nel cui territori già ricade quello di Amendola. Se un giorno dovessero eliminare le province, Foggia si ritroverebbe senza infrastrutture adeguate per una grande città:

° porto marittimo, aereoporto di Borgo Mezzanone (?) e l'aeroporto militare di Amendola ricadrebbero nel territorio di Manfredonia;

° il Gargano e la ricchezza del turismo anche religioso non appartengono alla nostra città;

° Cerignola appare seguire una propria indipendente strada allo sviluppo, come dimostra la costruzione dell'interporto nei pressi della stazione ferroviaria di Cerignola Campagna, nonostante che l'area deputata alla sua realizzazione fosse l'area industriale dell'Incoronata che come sappiamo sarà sede di uno scalo merci per l'alta capacità.

In una provincia che a parte il Gargano, si estende su 40 Km di raggio per i centri più importanti, Foggia deve tornare a governare da capoluogo e pretenderlo. Per questo dobbiamo riacquisire credibilità e rafforzare la nostra città con progetti seri proprio come quello che abbiamo quì presentato.

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lunedì 27 luglio 2009

Foggia: il tram dei desideri e lo strabismo di Venere...

Lo strabismo si sa è una deviazione oculare rappresenta una mancanza di orientamento della fovea (la zona centrale della retina responsabile della visione distinta) verso un oggetto (l'allineamento corretto dei due occhi è detto invece ortoforico). (Wikipedia)

L'origine dell'espressione "strabismo di Venere" deriva da quel piccolo e unico difetto che rese celebre Venere - dea della bellezza, dell'amore e della fertilità - come nel dipinto La Nascita di Venere di Botticelli (1483-1486 circa). Lo strabismo di Venere non fa parte della classica terminologia clinica, ma è un termine di uso popolare per descrivere una leggera forma di strabismo divergente, prettamente femminile, alquanto apprezzato come peculiarità estetica: rende un bel volto ancor più attraente. (Wikipedia)

Certamente Foggia non è Venere... tuttavia, quando orienta lo sguardo emerge un certo ... strabismo che si manifesta nel pensare alla provincia come se fosse Foggia.
Ciò potrebbe dipendere innanzitutto dalla propria responsabilità di capoluogo provinciale (fino a quando ci saranno le provincie) ma, potrebbe anche discendere da un atteggiamento di disistima verso se stessa, per cui ritenendosi brutta (e lo è), si abbellisce facendo finta che Foggia sia anche il Gargano ma, non lo è.

Per lo stesso principio, anche nei progetti di sviluppo economico che dovrebbero interessare Foggia, chissà perché, afflitti da un certo strabismo, i decisori della città, guardano dove non dovrebbero.

Facciamo un esempio, il progetto del tram a Foggia:

perché mai secondo il Laboratorio di pianificazione strategica (nome altisonante) del Comune di Foggia, dovrebbe arrivare a collegare persino Cerignola, San Severo, Manfredonia, Calenella sul Gargano, località che sono già collegate al capoluogo da Trenitalia o come nel caso di Lucera e del Gargano dalle Ferrovie del Gargano?

Guardate il filmato sottostante...



In tutte le città, le linee urbane, sia undeground che tramviarie o su gomma, si orientano su punti precisi sull'area cittadina, dove si incontrano con altre linee provinciali, regionali e nazionali per raccordare le stazioni ferroviarie, l'aeroporto, i nodi autostradali e in molti casi centri periferici situati in punti di snodo importanti per la viabilità dove vengono progettati ampi parcheggi di fermata del traffico veicolare.

Il filmato invece fa pensare più al tram chiamato "desiderio" che ad un progetto di mobilità.

Pensate a quanti treni tram dovrebbero percorrere la città di Foggia ipotizzando una frequenza di 15 minuti e immaginando che vadano a Manfredonia, Cerignola, Lucera, San Severo e poi al mare a Calenella per poi tornare a Foggia? E lì, dove farebbero capolinea, fuori o dentro quelle cittadine?

Immagination???

sabato 25 luglio 2009

L'Ing. Mongelli demolisce lo storico ingresso della Fiera di Foggia

Talvolta può essere improprio utilizzare in modo parziale frasi prese a prestito da testi seppur competenti e specifici ma, alcune di quelle sono sentenze, espressioni di un pensiero, tesi, valide in ogni tempo.

In un suo libro su Foggia, Ugo Iarussi scriveva:"Non tutto quello che è andato perduto a Foggia è stato distrutto dai terremoti o dalla guerra. Forse le distruzioni più gravi si devono attribuire ad incuria ed a superficiale insensibilità se non proprio ad ignoranza, così come è avvenuto....".

Noi aggiungiamo:"... così come è avvenuto per l'ingresso storico della Fiera di Foggia, quello che si affacciava sul Corso del Mezzogiorno".

Luogo ricco di aiuole con pini altissimi e odorosi, spazio aperto e arioso, la piccola palazzina espositiva dell'Aquedotto Pugliese con una vasca fiancheggiata da due corte rampe di scale, con il simbolo di una spiga edificata in muratura, a rappresentare non solo il luogo delle esposizioni dedicate all'agricoltura ma, la vocazione di un territorio tutto, un simbolo, la cifra ermetica di un rapporto fra le cose contingenti e fra queste e l'assoluto. Scomparsa nel silenzio di tutte le associazioni ambientaliste e di difesa della storia cittadina, così attive in altri casi....

Siccome riteniamo che chi occupa posizioni con funzioni decisorie abbia delle responsabilità sulle scelte che effettua, indichiamo i nomi di tutti coloro che a vario titolo rivestono un ruolo importante all'interno della Fiera di Foggia, così come riportato nel sito Web della Fiera di Foggia e che presumibilmente hanno contribuito all'approvazione del progetto:

::CONSIGLIO D'AMMINISTRAZIONE::
Ing. Gianni Mongelli - Presidente
Avv. Roberto Pio DE MEO - Consigliere
Sig. Matteo BIANCOFIORE - Consigliere
Dr. Carmine STALLONE - Consigliere
Avv. Mario Pio FUIANO - Consigliere
Raimondo URSITTI - Segretario Generale

:: CONSIGLIO GENERALE ::
Ing. Gianni MONGELLI - Presidente
Raimondo URSITTI - Segretario Generale
Dr. Carmine STALLONE - Consigliere
Sig. Matteo BIANCOFIORE - Consigliere
Avv. Roberto Pio DE MEO - Consigliere
Avv. Mario Pio FUIANO - Consigliere
Sig. Francesco LONGO - Consigliere
Prof. Lello C. PAGLIARA - Consigliere
Dott. Carmine CESAREO - Consigliere
Sig. Giovanni CERA - Consigliere
Sig. Massimo COLIA - Consigliere
Dott. Vincenzo MORLACCO - Consigliere
Dott. Matteo Pio VALENTINO - Consigliere
Dr.ssa Gabriella GRILLI - Consigliere

Parafrasando il titolo di un libro di Giuseppe Marciello "La Capitanata - Gli uomini più rappresentativi", noi ci auguriamo che essi non siano mai inclusi tra quelli.
Ci sfuggono infatti i motivi per cui questi decisori non abbiano pensato di costruire il nuovo ingresso dotato di palazzine per uffici e parcheggio sotterraneo, sul Viale Fortore, dove è disponibile un'area di pari superificie (2 Ha) quasi spoglia di odorosi pini (comunque non bellissimi come quelli di Corso del Mezzogiorno), priva di palazzine espositive e di ... un'alta spiga simbolo cittadino.

Quest'area sarebbe potuta diventare con il progetto previsto di realizzazione del parcheggio interrato multipiano, della costruzione di un edificio per uffici e biglietterie e del completamento dell'aredo urbano, e la spesa programmata di 11 milioni di Euro, altrettanto bella di quella di Corso del Mezzogiorno. Oltretutto avrebbe fiancheggiato il nuovo cotruendo ingresso dell'area dedicata Polo Integrato per lo Sviluppo Economico, complesso che si realizzerà su un'area contigua alla Fiera lungo viale Fortore.
Rilevando che al primo punto del programma di Mongelli Sindaco (www.gianni mongelli.com/foggiacapitale), era scritto:
1) Rilanciare il coinvolgimento fattivo e la partecipazione attiva dei cittadini al governo della cosa pubblica al fine di accrescere il sentimento di identità e appartenenza alla Città,
riteniamo che questo intendimento sia stato ampiamente disatteso nel caso dell'abbattimento dell'ingresso storico della Fiera in Corso del Mezzogiorno poiché ciò è stato deciso e messo in pratica, senza il coinvolgimento della cittadinanza.
Parafrasando perciò un proverbio (dal Latino proverbium, un proverbio non è altro che una massima contenente dettami, norme o consigli in forma sintetica tratti da esperienze) e mediamente un proverbio riporta quello che si ritiene vero, allora possiamo ragionevolmente affermare che "se il buongiorno si vede dal mattino..."

mercoledì 22 luglio 2009

Foggia come Montegrano, archetipo del familismo amorale

Il familismo amorale (Wikipedia) è un concetto sociologico sviluppato da Edward C. Banfield nel suo libro Moral Basis of a Backward Society (Le basi morali di una società arretrata) del 1958.
Descrive la tendenza tipica della cultura dell'Europa meridionale e dell'area mediterranea, secondo la quale gli individui di una comunità appartenente a tale cultura, obbediscono alla seguente regola di condotta: massimizzare unicamente i vantaggi materiali e immediati della propria famiglia nucleare, supponendo che tutti gli altri si comportino allo stesso modo.
Banfield nei suoi studi sul campo, trae spunto di una piccola cittadina dell'Italia meridionale che egli chiama convenzionalmente “Montegrano", dietro cui, nella realtà, è adombrato il borgo diChiaromonte, piccolo centro della provincia di Potenza). Un nome fittizio che richiama però alla difficile realtà del Mezzogiorno d'Italia nel secondo dopoguerra, con vistosi tratti di arretratezza sotto il profilo economico e sociale.

(L'immagine sottostante è proprietà di Roberta Maria Stevan ed è quì utilizzata per sua gentile concessione. Questo il sito Web dell'autrice: www.matitarob.it) 





Il familismo sarebbe "a-morale" perché privo di morale pubblica, nel senso che i princípi e le categorie del Bene e del male rimangono, e vengono applicati, soltanto e unicamente nell'ambito dei rapporti familiari. L'amoralità non è quindi relativa ai comportamenti interni alla famiglia, ma all'assenza di ethos comunitario, all'assenza di relazioni sociali morali tra famiglie, tra individui all'esterno della famiglia. Secondo questa prospettiva quindi, ogni tentativo e iniziativa riguardante l’investimento di risorse ed energie in beni collettivi da realizzarsi tramite uno sforzo organizzativo comune e spontaneo, rimane fuori dall’orizzonte delle possibilità.

I familisti di Montegrano, non erano solo diffidenti verso i vicini, gli amici e verso qualunque forma di cooperazione, d’associazione e d’iniziativa pubblica, ma anche verso gli altri parenti che consideravano in competizione per l'acquisizione di risorse scarse.
Si tratta di un atteggiamento che è ispirato alla regola del «massimizzare i vantaggi materiali e immediati della famiglia nucleare, supponendo che tutti gli altri si comportino allo stesso modo» e che è quindi contrario al senso civico e rivelatore di una sfiducia nella collettività.

Come rileva la Signorelli (1983) – il particolarismo condiziona l’intera società italiana, opera a tutti i livelli della società. «La lealtà alla famiglia, al clan [...] alla clientela, alla fazione, alla mafia [...] se è più evidente nei villaggi del Sud, in realtà permea di sé tutto il sistema culturale e politico» (Alberoni, 1974, p. 470).

«Le ragioni storiche della divisione del lavoro tra le due discipline sono da ricercarsi in ipotesi essenzialmente evoluzionistiche circa la natura della società moderna; società ” semplici “/”primitive”/”poco sviluppate” erano viste come tipi di formazione sociale le cui strutture si fondavano su sistemi di parentela in contrapposizione alle società “complesse”, “avanzate” o “moderne” in cui la vita sociale era fondata sulla struttura di relazioni. economiche» (Harris, 1990, p. 13).

In un testo ricerca "Sulle tracce della società civile", l'autore Marcello Dei afferma che "l'esistenza di un tessuto di aggregazioni intermedie tra lo Stato e l'individuo, è il necessario contraltare della sindrome particolaristica...." e che "il potere statale democratico si legittima attraverso la lealtà istituzionale e la solidarietà... sul riconoscimento di comuni radici storiche, di comuni matrici etnoculturali..." mentre, "in condizioni di totale assenza di democrazia, il cemento sociale rappresentato dai valori civici non è necessario..." poichè "...a tenere insieme i sudditi, provvedono la mincaccia della coercizione, la manipolazione del consenso e i miti totalitari".

Sostiene altresì Roberto Cartocci: "... una delle condizione di una consapevole partecipazione dei cittadini alla vita democratica, consiste nell'esistenza di un presupposto di ordine culturale: un atteggiamento di appartenenza e di identificazione con la comunità/Stato inteso soprattutto come plebiscito quotidiano, vale a dire come orizzonte della moralità quotidiana che governa i rapporti con gli altri e con le istituzioni, al riparo da motivazioni strumentali ed opportunistiche..." e prosegue..."la nostra debolezza risiede nella insufficiente diffusione di quell'insieme di orientamenti che nascono da un senso di obbligazione morale liberamente vissuta che lega i cittadini alle istituzioni e i cittadini tra loro..".

Innestandosi sulla identità territoriale degli individui, lo spirito civico ne rispecchia le dimensioni e le qualità cosicchè, se l'una ha limiti angusti, l'altro sarà ottuso.

Secondo voi:
a) nella nostra città, siamo capaci soltanto di tessere "reti fiduciarie corte" che non oltrepassano i confini di "insiemi limitati"?
b) quello della nostra città è un civismo limitato, a scartamento ridotto che si manifesta come...??

lunedì 20 luglio 2009

La disoccupazione a Foggia... è un fatto che non mi tocca.

N. Gregory Mankiw professore di Economia ad Harward in un capitolo di un suo libro di macroeconomia, scriveva:

"Ogni giorno vi sono lavoratori che perdono il loro posto di lavoro e lavoratori disoccupati che vengono assunti. Questo continuo flusso e riflusso determina la frazione delle forze di lavoro che risulta disoccupata. Vi è pertanto sempre un certo ammontare di disoccupazione.
Se indichiamo con L l'ammontare delle forze lavoro e con O il numero dei lavoratori occupati e con D il numero di lavoratori disoccupati, si ha: L=O+D, cioè l'ammontare delle forze di lavoro è pari alla somma degli occupati e dei disoccupati.

Una ragione per cui vi è disoccupazione è che occorre tempo per mettere in contratto posti di lavoro disponibili e lavoratori in cerca di occupazione.
Un modello di equilibrio del mercato del lavoro aggregato assume che tutti i lavoratori siano identici e così pure i posti di lavoro disponibili. Se ciò fosse vero e se il mercato del lavoro fosse in equilibrio la perdita dell'impiego da parte di un lavoratore non determinerebbe disoccupazione. Poiché sempre si verificano spostamenti intersettoriali tra industrie e regioni diverse, e dato che occorre tempo ai lavoratori per spostarsi da un settore a un altro, esiste sempre disoccupazione frizionale, cioè disoccupazione dovuta al tempo di combinare lavoratori e posti lavoro disponibili...

La disoccupazione rappresenta uno spreco di risorse.....".

La disoccupazione noi aggiungiamo meno accademicamente è data dal fatto che esiste soltanto un certo numero di posti di lavoro disponibili rispetto a coloro che lo cercano e che la quantità di iniziative imprenditoriali potenzialmente sviluppabili non riesce a colmare le necessità. Se dunque sono di più quelli che aspirano ad un posto di lavoro fisso, allora molti rischiano la disoccupazione. L'iniziativa privata dipende da molti fattori, come la preparazione specifica con riferimento ad un mercato, la capacità di investire in quel mercato, il livello di qualità globali esprimibili dal territorio nel quale si vuole intraprende, il buon funzionamento dell'amministrazione degli enti locali, per cui il massimo sarebbe che tutte le possibilità di combinino al meglio.


In verità, sono in molti (anche intere famiglie) quelli che pur avendo la preparazione necessaria, la capacità economica di investire, preferiscono per tradizione di famiglia o per cultura, non intraprendere ed occupare invece le migliori posizioni pubbliche dove il livello medio di reddito è buono, non vi è rischio di disoccupazione e in molti casi non è neppure necessario gareggiare, cosicché la disoccupazione resterà per loro, sempre e soltanto qualcosa che riguarderà gli altri....



Esaminiamo attentamente le seguenti notizie cittadine pubblicate anche dalla stampa nazionale:

"..... abbiamo poi iil caso dell'ex Rettore dell'università statale di Foggia, l'ex Magnifico Antonio Muscio, il quale prima di lasciare l'incarico il 31 ottobre al suo successore Giuliano Volpe, ha voluto fare un regalo alla Facoltà di Agraria, dove era ordinario di Zootecnica speciale:
° suo figlio.
Già, proprio così, perché risulta che il 30 ottobre, cioè esattamente un giorno prima di lasciare l'incarico in via definitiva, ha firmato il decreto rettorale con il quale assegna l'incarico di ricercatore in Economia applicata al figlio Alessandro. I commissari ovviamente non hanno avuto nulla da eccepire nel ritenerlo migliore dei suoi colleghi partecipanti al concorso: tra l'altro a suo carico risultano ben 6 pubblicazioni (di cui 4 in Inghilterra), ed una specializzazione nel Sussex. Finalmente un esempio nel quale, nonostante la parentela, si favorisce il merito? Macché! In Italia, fino al 30 ottobre 2008, non risultava nessun ricercatore in Economia applicata presso qualsiasi Facoltà di Agraria: il prof. Muscio ha voluto colmare questa lacuna...
D'altronde, il prof. Muscio è il padre-padrone dell'università: l'ha creata, l'ha diretta e l'ha fatta crescere.

Nell'Ateneo tra l'altro lavora
° sua figlia Rossana è dirigente del personale tecnico amministrativo, incarico già ricoperto dalla madre e moglie del Muscio.

Ovviamente parenti stretti ma anche parenti acquisiti:
° ivi lavorano anche il marito di Rossana nonché la moglie di Alessandro Muscio fresco ricercatore.
.......il mio stimato "collega" nuovo rettore Giuliano Volpe (collega perché siamo entrambi archeologi, non per altro!) ha già detto di non poter fare nulla per questa situazione che lui eredita ma che ha già varato nuove norme che intendano limitare queste occasioni, sebbene l'iniziale testo sia stato in qualche modo "accomodato" tale da renderlo meno incisivo di quanto non si sia fatto a Bari, la capitale nazionale del nepotismo accademico".
Fonte: Giuliano Foschini per
La Repubblica.

"La famiglia Muscio. Esempio pratico. L’Università statale di Foggia è al primo posto tra gli atenei che negli ultimi 8 anni hanno aumentato gli organici. L’aumento dei professori è stato del 361,9%, quello degli studenti del 17,6%. Ma l’Ateneo dauno si è conquistato i titoli dei giornali per il sincronismo con il quale l’ex rettore Antonio Muscio assunse suo figlio Alessandro. Il provvedimento fu firmato lo stesso giorno in cui il Magnifico andava in pensione. In pochi, però, rilevarono che nella stessa università già lavorava la figlia del rettore nonché sorella del neo professore chiamata a prendere il posto della madre. Più che un organico, una saga familiare".
Fonte: Claudio Marincola per Il Messaggero

Provincia di Foggia
I nomi degli 8 super raccomandati di Stallone

Solo per loro scatta l´assunzione a tempo indeterminato:
° Alfonso De Pellegrino, enfant prodige dei Democratici di Sinistra cresciuto all´ombra di Sabino Colangelo, da segretario della Sinistra giovanile a consigliere di amministrazione dell´Amgas. (...) che il giovane fosse ambizioso lo si era intuito già agli esordi in politica nella Sinistra giovanile, cresciuta durante la difficile transizione tra la vecchia guardia di Orazio Montanaro, alla nuova di Sabino Colangelo. Era un semplice iscritto alla Facoltà di Giurisprudenza quando, per arrotondare la paghetta, è dovuto entrare all'Archivio di Stato, ottavo borsista nella graduatoria dei diplomati... Era il Luglio del 2002... perchè la roccaforte di Palazzo Dogana l'avrebbe accolto a braccia aperte, per assistere l'assessore di riferimento Antonello Summa. Gli studio in Giurisprudenza intanto si chiudevano in bellezza e, quale migliore premio di un'altra paghetta per arrotondare quella magra borsa di studio al Consiglio di amministrazione dell'Amgas, una volta liberata la poltrona di Elio Aimola? Ma, il ragazzo è brillante e flessibile come devono essere quelli della sua generazione. Così, niente lacrime per il mancato rinnovo nel nuovo consiglio di Amgas: c'è ad attenderlo la presidenza di AmgasBlu...
° Elviranna Susanna, figlia di un noto artigiano di Lucera e soprattutto moglie di uno dei figli di Vincenzo Morlacco che raddoppia con Alessia, altra figlia del già citato sindaco e segretario generale dell´amministrazione provinciale;

° Omar Preziuso, figlio di Angelo, funzionario dell´ufficio di ragioneria di Palazzo Dogana prossimo alla pensione;

° Michele Cicoria, figlio del capo degli autisti di Palazzo Dogana;

° Vito Cristino, figlio del magistrato Gaetano;

° Alessandro Ursitti

° Patrizia Musci.

Sono gli otto borsisti eccellenti che l´amministrazione provinciale assumerà a tempo indeterminato entro il 31 dicembre grazie alla sponda offerta dalla Finanziaria dello scorso anno. Per loro nessun concorso, nessuna pubblica selezione: soltanto qualche anno di gavetta, in attesa dell´opportunità giusta che alla fine è arrivata.
Fonte: http://www.attacco.it/news/dettaglio.asp?id=136

La famiglia Morlacco (...) Tutto ebbe inizio dal concorso dei Vigili Urbani di Foggia dove due suoi figli sono risultati tra i primi della graduatoria e tra i pochissimi ad aver ottenuto un contratto a tempo indeterminato ma, questo non è bastato perché gli stessi Morlacco Juniors hanno avuto anche la fortuna di essere trasferiti presso il Comune di Lucera nell'organico della Polizia Municipale attraverso il bando di mobilità...

(...) Morlacco tiene famiglia grande, ... e così, Elviranna Susanna, giovane nuora di Morlacco e l'altra figlia Alessia, stanno per ottenere un posto alla provincia, dove il buon Morlacco opera da diversi annni...

(...) Altre curiosità. Sapevate che la famiglia Morlacco è presente un pò dovunque negli uffici pubblici? ... una Morlacco lavora alla segreteria dell'Università, dove Morlacco è stato segretario del Consorzio per l'Università di Foggia...
Fonte: L'Attacco, "Palazzo Morlacco", 6 Novembre 2007

Ci chiediamo come sia possibile assumere delle persone in una pubblica amministrazione (Comune, Provincia, Università, ...) dove tutto dovrebbe essere bandito a concorso.

Possibili risposte sono:

a) il concorso non viene pubblicizzato oppure è bandito in estate quando il caldo cocente rallenta i riflessi di altri potenziali candidati;

b) il concorso è organizzato in modo tale che le caratteristiche richieste ai candidati corrispondano soltanto a colui o colei che si vorrebbe favorire;

c) il candidato da favorire è preso in prececedenza per un certo periodo come collaboratore coordinato e continuativo o per un progetto temporale o con borsa di studio e successivamente viene bandito un concorso per gli interni soltanto oppure, come dice "L'attacco", "nessun concorso, nessuna pubblica selezione, soltanto qualche anno di gavetta in attesa della opportunità (politica) giusta...".

d) la commissione incaricata dell'esame, è corrotta.

Posto che noi tutti ci sentiamo non condizionati dal nostro passato perché liberi cittadini, proviamo e rispondere alle seguenti domande:

1a domanda: voi, cosa fareste per risolvere il problema della disoccupazione a Foggia?

2a domanda: quali sarebbero le condizioni ideali che la città dovrebbe garantire affinché molti possano investire personalmente in attività private che producano lavoro e ricchezza per tutta la comunità a differenza di altre nelle quali rimane un fatto di famiglia?

3a domanda: premesso che il problema nasce soltanto per i concorsi nella pubblica amministrazione, mentre non si pone per l'impresa, dove l'imprenditore è libero di assumere chi vuole perché investe i suoi soldi, quali accorgimenti, regole, norme, leggi, si dovrebbero mettere a punto affinché i concorsi si tengano correttamente impedendo le assunzioni clientelar familiari?
4a domanda: ritenente che la classe dirigente della nostra città (nel definire la classe dirigente di una determinatà società è necessario non confonderla con la classe dominante, né con la classe politica, con le quali non è detto che coincidanoo che tale si candidi ad essere), che cioè prende le decisioni riguardo la linea politica oppure economica, abbia un ruolo moralmente, intellettualmente riconosciuto dai cittadini perché interessata alla comunità, alla sua libertà ed alla sua crescita economica e culturale, oppure avete la sensazione che in molti casi, la città viva in uno stato di feudalesimo con tanti vassalli, e valvassori che controllano il feudo?

domenica 19 luglio 2009

Foggia indebitata dalla "finanza creativa"...

Premessa: una funzione fondamentale di un sistema economico concerne l'allocazione delle risorse tra possibili usi alternativi, cosicché se avessimo a disposizione un certo numero di mezzi e risorse e dei bisogni da soddisfare, dovremmo decidere in che modo impiegare quei mezzi. Possiamo dire che in questa circostanza agiremmo secondo il principio del massimo risultato.

Simmetricamente, avendo a disposizione mezzi e risorse alternativi, tutti in grado di raggiungere l'obiettivo nella stessa misura, effettueremmo la scelta del mezzo in modo conforme al principio del minimo mezzo.

Entrambi i principi del massimo risultato con il minimo mezzo costituiscono regole economiche solo nel caso di scarse risorse e non semplicemente limitate.


Il fatto: il comune di Foggia ha effettuato operazioni finanziarie con gli Swaps che secondo le dichiarazioni del sindaco Ciliberti (riportate su http://www.mediafoggia.it/) hanno prodotto un aumento di deficit delle casse comunali “... a causa della rinegoziazione dei mutui, da rate di 6 milioni (con un tasso di interesse del 5.5%) a rate di ben 10 milioni, con un tasso di interesse oggi stimato intorno al 7.3%”.


Il decreto Bersani prevede infatti la possibilità della rinegoziazione del mutuo. La rinegoziazione consente di passare dal tasso fisso a quello variabile e viceversa, prolungare la scadenza e modicare il tasso applicato.

Riflettiamo sulla frase ... "da rate di 6 milioni a ben 10 milioni" per cui fatta la differenza si potrebbe dire che il danno è di soli 4 milioni ma, il problema è:"quante rate, per quanti anni?".

Cosa sono gli Swap?

Ce lo dice Wikipedia:"Lo swap, nella finanza, appartiene alla categoria degli strumenti derivati, e consiste nello scambio di flussi di cassa tra due controparti.
A titolo di esempio, un soggetto A può acquistare un
bond a tasso variabile e corrispondere gli interessi che percepisce ad un soggetto B. B, a sua volta, acquista un bond a tasso fisso, percepisce gli interessi variabili di A e gli gira gli interessi a tasso fisso. Questa struttura (chiamata IRS, cioè interest rate swap) può essere utile per immunizzarsi da fluttuazioni di mercato o gestire fondi comuni (con la strategia CPPI).

Il rischio di controparte è sempre a carico del cliente; la Società Gestione Risparmio svolge un ruolo di intermediazione finanziaria agendo per conto terzi (non per conto proprio). Il cliente non firma un contratto con la SGR, ma con un altro cliente della SGR; la controparte resta anonima e non controfirma il contratto. Ossia ogni cliente ha copia di un contratto con la sua firma senza la sottoscrizione della controparte.
Il contratto, tipicamente, abbina un cliente con mutuo a tasso variabile con uno a tasso fisso e dunque consiste in uno scambio di tassi di interesse passivi (cliente verso la banca) ossia uno scambio di debiti, invisibile alle banche interessate per le quali il cliente titolare del mutuo resta lo stesso".


Sottilineamo che il rischio è sempre a carico del cliente e che gli Swap appartengono alla categoria dei derivati.

Già, e cosa sono iderivati?

Ci aiuta ancora Wikipedia:"Diversamente da aumenti di capitale sociale o debiti, l'emissione di derivati è una modalità di finanziamento dell'impresa che può apparire a costo zero, se il sottoscrittore non esercita il diritto e incassa lo strike. In realtà, qualsiasi transazione finanziaria ha sempre un costo (altrimenti le banche non le proporrebbero), che può essere implicito (occulto). In altre parole, il costo viene mascherato da un mispricing rispetto al valore di mercato. Il costo vero dell'operazione può essere sostanziale e non determinabile da un operatore non qualificato. Apparentemente, l'emissione di derivati non tocca gli utili, dato che transita solo per lo Stato Patrimoniale, con un aumento delle entrate di cassa contrapposto ad un aumento delle immobilizzazioni finanziarie. Questa è una tecnica di ingegneria finanziaria e contabilità creativa, che realizza attraverso l'acquisto di prodotti finanziari lo stesso effetto che ha di contrarre un debito ed è, in termini di flussi di cassa, ad essa perfettamente equivalente. Questa tecnica ha consentito ad Enron di contrarre debiti non contabilizzati, che ne hanno determinato il fallimento. Sono celebri i disastri finanziari procurati attraverso i prodotti derivati, come quelli di Orange County, Enron o LTCM.

Ciò è spiegato molto bene nel servizio di Report del 24 Maggio 2009 (cinque giorni dopo le dichiarazioni di Ciliberti) allegato al presente post, dal titolo:"24/05/09 IL BANCO VINCE SEMPRE - Aggiornamento del 14 ottobre 2007 I prodotti finanziari responsabili della crisi mondiale e che rischiano di mettere in ginocchio anche molti Comuni, Province e Regioni. Gli Enti Territoriali che avevano sottoscritto derivati con le banche ...




Domande:

a. ritenete che gli amministratori abbiano agito in buona fede e in perfetta ignoranza delle pesanti conseguenze finanziarie a lungo termine dell'operazione avviata?

b. ritenete che invece essi abbiano agito con sottile furbizia poiché, l'operazione appariva a costo zero e come una semplice modalità di finanziamento del comune (se il sottoscrittore non esercita il diritto e incassa lo strike), trascurando le conseguenze a lungo termine del loro operato?

c. ritenete che gli amministratori abbiano agito ulteriormente con sottile furbizia perché l'emissione di derivati non tocca gli utili, dato che transita solo per lo Stato Patrimoniale, con un aumento delle entrate di cassa contrapposto ad un aumento delle immobilizzazioni finanziarie (questa è infatti una tecnica di ingegneria finanziaria e contabilità creativa, che realizza attraverso l'acquisto di prodotti finanziari lo stesso effetto che ha di contrarre un debito ed è, in termini di flussi di cassa, ad essa perfettamente equivalente)?

d. ritenete in ogni caso che gli amministratori della cosa pubblica debbano essere chiamati a rispondere del danno provocato alla comunità e come? Ad esempio, dovrebbero essere obbligati a presentare le proprie dimissioni una volta accertato il danno oppure dovrebbe essere loro impedito di ricandidarsi per almeno un quinquennio od infine, rispondere economicamente delle loro azioni?


e. ritenete che le banche abbiano agito contro la società civile (il debito degli enti locali è anche il nostro debito) con queste operazioni da finanza allegra, pensando soltanto al loro interesse e che per questo dovrebbero rifondere quanto indebitamente incassato?

sabato 18 luglio 2009

Foggia... la città del caso.

Prendendo le istituzioni come variabile indipendente, intendiamo innanzitutto analizzare come si configura oggi l'identità, il potere, la strategia degli attori politici. 

1. Le istituzioni forgiano la politica in quanto le regole e le procedure che costituiscono una istituzione, lasciano la loro impronta sui risultati politici; 

2. Le istituzioni sono forgiate dalla storia poiché gli uomini possono scegliere le istituzioni ma non le scelgono nelle condizioni da loro stessi create e, le scelte che essi stessi compiono, influiscono a loro volta sulle regole all'interno delle quali chi verrà dopo di loro sceglierà. 

Il rendimento delle istituzioni è tuttavia modellato sul contesto sociale all'interno del quale le stesse operano ed è condizionato anche da fattori socioeconomici. 

Vi sono correnti di pensiero che si concentrano sui fattori socioculturali per misurare il livello di efficienza delle istituzioni. 

Platone nella "Repubblica" sosteneva che i sistemi politici variano a seconda della natura dei cittadini mentre Tocqueville dava rilievo alla connessione tra i costumi della società e l'esercizio della politica. 

Osservate il filmato delle Iene a Foggia e rispondete a queste domande: 

a. quali sono secondo voi le condizioni per creare un'istituzione responsabile? 

b. ritenete che i politici della nostra città siano l'esatta copia dei nostri difetti? 

c. pensate che le responsabilità di quello che avete visto nel fimato sia attribuibile soltanto a loro oppure vi è una nostra corresponsabilità in quanto cittadini mancati? 

d. credete che chi è assunto con raccomandazione meriti il vostro e il nostro rispetto, soprattutto quando è nei panni di chi deve tutelare l'ordine e la sicurezza della intera comunità
cittadina, indossando la divisa?


 

Perchè nasce il Blog Foggia Cicala...

Questo Blog vuole rendere più comprensibile la relazione tra Politica ed Economia, tra Cultura ed Ambiente Urbano, indagare nella storia della città per promuovere il risveglio dell'impegno civile.

Robert D. Putnam, Professor of Government alla Harward University così ebbe in un suo scritto a parlare di noi:
"Il Sud è in ritardo non perché i suoi cittadini siano malvagi ma perché essi sono intrappolati in una struttura sociale e in una cultura politica che rende difficile la cooperazione e la solidarietà. Anche un individuo che sia dotato di molto senso civico (highly civic) se viene posto in una società priva di senso civico (uncivic), è destinato a comportarsi in modo non civico.
Un'efficace riforma politica nel Sud deve aver di mira soprattutto la trasformazione della società, la sostituzione dei legami verticali di dipendenza con quelli orizzontali di cooperazione, collaborazione e fiducia.
La mia argomentazione sottolinea anche l'importanza della forza d'inerzia del passato, dei circoli viziosi (o virtuosi) che rinsaldano le tradizioni sociali, economiche e politiche.
Una rinascita civile del Sud che sorga dalle iniziative della comunità di base e che incoraggi la reciproca solidarietà, la fiducia e l'ampia e attiva partecipazione dei cittadini, giustificherà e meriterà la generosa assistenza finanziaria delle regioni più ricche.
Non sarà facile costruire il Capitale Sociale ma è l'unica chiave per far funzionare la democrazia".

Le domande di partenza dello studioso erano:
a) In quale misura il successo delle istituzioni dipende dal contesto sociale in cui operano?
b) Le istituzioni democratiche, se vengono trapiantate altrove, si evolvono nel nuovo ambiente esattamente come si erano sviluppate nel vecchio?
c) Oppure la qualità della democrazia dipende dal senso civico dei cittadini cosicché ognuno ha il governo che si merita?

I suoi interrogativi saranno anche i nostri e le soluzioni le troveremo nella nostra stessa città, dopo aver indagato a fondo la qualità della nostra democrazia cittadina.