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domenica 23 agosto 2009

Un monumento al Gen. Rotundi nei giardini di Piazza Puglia


"Francesco Rotundi (Foggia, 10 Luglio 1885 - Roma, 25 Ottobre 1945) è stato un ufficiale italiano, Tenente Generale della Marina Italiana, universalmente conosciuto come il progettista della più bella nave del mondo, la "Amerigo Vespucci", varata a Castellamare di Stabia il 22 Febbraio 1931.
Nave scuola Amerigo Vespucci, progettata dall' ing. francesco Rotundi e costruita nei cantieri navali di Castellamare di Stabia nel 1931, su modello della ex ammiraglia della Real marina del regno delle due sicilie " il monarca".

Rotundi ha al suo attivo anche i progetti di altre navi che hanno solcato i mari difendendo la patria nel corso del primo e secondo conflitto mondiale: La "Andrea Doria", la "Cristoforo Colombo", la "Caio Duilio", solo per citarne alcune tra le più conosciute e gloriose.

La nave da battaglia "S. Giorgio" fu la prima unità cui Rotundi diresse l'opera di recupero dopo che era rimasta incagliata nello Stretto di Messina. Questa nave, successivamente trasformata in incrociatore antiaereo, allo scoppio della II guerra mondiale venne posta a difesa del porto di Tobruk dove, il 28 Giugno 1940, fu protagonista di un evento destinato a lasciare il segno nella storia della guerra in Nord Africa, quando per una tragica fatalità le sue artiglierie abbatterono l'aereo pilotato da Italo Balbo, allora governartore della Libia.

Rotundi morì a Roma a soli sessant'anni. Il suo corpo fu traslato a Foggia, dove tuttora è situato nella zona monumentale del cimitero.

Un busto del Gen. Rotundi trovasi nella Villa Comunale di Foggia".
http://wapedia.mobi/it/Francesco_Rotundi

Il 1° novembre 1955 nella villa comunale ebbe luogo lo scoprimento del busto eretto in onore del compianto concittadino. In quella circostanza il sindaco di Foggia, avv. Giuseppe Pepe, presidente del Comitato pro-onoranze a Francesco Rotundi pronunciò un elevato discorso nel quale, dopo aver esaltato la vita e le tappe più significative dell'intenso cammino percorso dal Generale Rotundi concluse dicendo:

"Foggia non poteva non rendere gloria ad un figlio del quale avrà sempre l'onore di gloriarsi che tanto bene meritò dalla scienza e dalla patria, gloria a lui che ha lasciato un nome ed un esempio. Possa questo busto,che l'amore e l'orgoglio dei suoi concittadini hanno voluto erigere qui in mezzo a questa aiuola che verdeggia e chi si trasformerà feconda ai baci del nostro sole rovente eternare la memoria - così come già immortalata attraverso il Nuovissimo Melzi - e possa la sua vita ispirare altre vite e possa quello sguardo illuminare sempre gli animi degli italiani tutti e dei giovani in specie e ravvivare la fede nella patria e nella nostra gloriosa marina".

A distanza di tanti anni, noi riteniamo che sia giunto il momento di celebrare più degnamente questo nostro illustre cittadino, dedicandogli un monumento, testimonianza concreta e durevole a suo ricordo, di ben altre dimensioni (ad esempio quelle di Vincenzo Lanza) ed una sua nuova collocazione in Via Gen. Rotundi, accanto all'ITIS Saverio Altamura.

Nel nostro progetto, la via Gen. Rotundi arriverebbe fino a Viale Di Vittorio inglobando così i giardini che risulterebbero ampliati e indirizzati sulla Via Gen. Rotundi. Piazza Puglia sarebbe invece limitata soltanto allo slargo sul lato opposto.
La scelta della collocazione del monumento deriva dalla presenza della omonima strada e da quella dell'istituto scolastico più antico e prestigioso della città, l'ITIS Saverio Altamura (di fine '800).

Nel ridisegnare i giardini che sarebbero ribassati a livello del marciapiedi, il Comune potrebbe cedere all'Ispettorato del Lavoro o all'ITIS l'area macchiata di giallo, per la costruzione di un nuovo padiglione che occupandone lo spazio, fornirebbe un più degno prospetto posteriore ed eviterebbe le cattive frequentazioni nella parte attualmente nascosta dalla strada.

Dopo aver provveduto a spiantare gli alberi esistenti, non ricollocabili nel nuovo disegno dell'area, al centro di essa, con orientamento principale su Viale Di Vittorio perché di maggior passaggio, collocheremmo il nuovo monumento con statua di 3 mt. e basamento di 2 mt. con una lapide in bronzo entro una vasca con acqua. Il basamento potrebbe rappresentare la forma della prua del Vespucci e ai quattro angoli potrebbero essere poste delle ancore.

La nostra idea di base è che è meglio pavimentare elegantemente con poche ma belle piante piuttosto che crerare aiuole che nel tempo, su spazi ridotti sarebbero difficili da manotenere e perciò trascurate. Nella nostra visione della città è previsto anche un nuovo modello di comportamenti del cittadino ed una presenza diffusa della Polizia Municipale rifondata (vedi altro post pubblicato).

Sarebbero eliminati tutti i pini esistenti dal fronte del palazzo dell'Ispettorato del Lavoro fino a quello dell'Istituto Saverio Altamura che, verrebbero così integrati nel ridisegno complessivo dell'area mentre, sarebbero rimessi a dimora nuovi alberi in linea con il progetto che si vorrebbe realizzare, rispettando le simmetrie delle facciate degli edifici interessati.

Per il progetto, l'uso dei materiali e dei colori, sarebbe indetto un concorso di idee svincolato da qualsiasi logica clientelare. Gli architetti, gli scultori e le imprese che riterranno di poter concorrere, sarebbero sicure che nulla sarebbe predeterminato politicamente.

Con questa opera, l'intera città si avvantaggerebbe in bellezza complessiva estendendo le aree della sua storia che va da inizio Ottocento ai primi decenni del Novecento: dalla Villa Comunale a Piazza Italia con la sede del nuovo museo e da questa, passando per Via A. Volta, alla Via Gen. F. Rotundi, congiungendo l'ippodromo per tornare a Piazza Covour dalla Via Galliani o attraverso i giardini. Un bellissimo itinerario ricco di giardini, piazze, fontane e monumenti.

Per quanto riguarda i costi...

A Milano fanno così: "Partono i cantieri per dieci monumenti cittadini da restaurare in due anni a costo zero per il Comune, grazie alla raccolta pubblicitaria sui teloni dei cantieri ed a circa 80 restauratori neodiplomati delle scuole di restauro nazionali.
I dieci monumenti prescelti verranno rimessi a nuovo in due anni, ma l'obiettivo finale dell'amministrazione milanese è il recupero di tutte le 34 opere d'arte che il Comune ha riconosciuto bisognose di intervento. L'adesione al "Progetto monumenti d'Italia", basato su una convenzione quadro tra il ministero dei Beni Culturali e la società Impredcost, prevede in generale il restauro di monumenti a costo zero per le amministrazioni comunali, dal momento che i lavori sono infatti a carico delle società che, in cambio, possono far installare teloni pubblicitari sui cantieri.
I progetti e gli interventi saranno realizzati con la collaborazione tecnica delle due scuole di alta formazione di restauro del Ministero (l'Istituto Centrale del Restauro di Roma e l'Opificio delle Pietre Dure di Firenze), che si impegneranno ad inserire nei lavori almeno 80 neo-diplomati. Tra le proposte dell'assessore Cadeo, anche quella di riportare in vigore una legge del 1942 voluta dal ministro Bottai, che propone, per la realizzazione di ogni opera pubblica, la previsione dello scorporo del 2% dell'investimento da destinare a opere d'arte per abbellire spazi di uso pubblico".

Insomma, volendo le idee ci sono e basterebbe avere intenzioni serie ed operare con la necessaria concretezza.

Il piccolo monumento attualmente posto nella Villa Comunale, opera dello scultore Celestino Petrone, potrebbe rimanere dov'è attualmente oppure trovare nuova collocazione nel Museo di Foggia.

A proposito di Museo...

Pensiamo che esso dovrebbe trovare una nuova sitemazione all'interno dell'attuale Caserma Miale in Piazza Italia, insieme magari all'Archivio di Stato. Avremmo così finalmente un museo con ampio cortile interno, dove sedersi a bere un buon caffè e discutere di arte e cultura. Nel cortile potrebbero trovare anche collocazione dei busti come quello di Rotundi, un pò come è avvenuto per le sculture poste in quello di Palazzo Dogana.

A proposito dell'Università, di cui si vocifera l'interessamento sullo stesso edificio, dovrebbe essere invitata, disponendo di propri bilanci, a investire in nuove costruzioni in epoca nella parte storica della città, piuttosto che rilevare quelli antichi già esistenti, contribuendo così al suo recupero architettonico. Ma di questo scriveremo in un altro momento.

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