"Il Piano delle fosse a Foggia ebbe la denominazione, prima volgare poi ufficiale di Piano della Croce, prendendo il nome della Croce eretta nella metà del Cinquecento all'uscita di Porta Grande. La Croce è montata su una basetta di pietra che reca inciso il nome della città (Fogia). Sul davanti, vi è la Vergine e San Giovanni; sul retro, la Vergine con il Bambino. I suoi bracci sono finemente ornati di rosette e teste d'angeli mentre tutt'intorno al piedistallo che la regge, una incisione ricorda che il monumento fu eretto a nel 1544.
"Il Piano delle fosse di Foggia" da un disegno di H. Clerget, "Le tour du monde".
Si estendeva dalla Chiesa di Sant'Eligio fino alla Via Santa Maria della Neve ed era delimitata ad Ovest dalla mura della città e, ad Est, dalla Chiesa di San Giovani Battista e, dagli edifici a questa allineati". (Rif. G. De Troia "Il Piano delle Fosse")
"Questa è invece la composizione ottenuta da un disegno ricostruzione di M. Menduni, della chiesetta di "S. Stefano ai ferri in Croce" innanzi alla Chiesa di San Giovanni Battista che, si sovrappone perfettamente alla stessa croce su incisione del 1850 di un altro artista.
- il Piano del Fosse;
- Porta Grande;
- le due chiese di Santo Stefano e San Rocco ad ognuna delle quali si richiamavano le due compagnie di sfossatori del Piano". (Rif. Arch.. Chiarastella Fatigato).
Le chiese, i monumenti e le architetture storiche presenti al Piano
La Chiesa di San rocco
La Compagnia di San Rocco eresse questa chiesa nella quale, nel 1739, si insediò la congrega della Santissima Trinità. La chiesa ha tre altari, e numerose tele, tra le quali quella di Antonio La Piccirella.
Accanto alla Chiesa di San Rocco, c'era il Convento della Maddalena, "edificato nel 1723 insieme con il conservatorio omonimo nel "Piano delle Fosse" a poca distanza dalla Chiesa di San Rocco a da quella di S. Giovanni Battista, per iniziativa e a spesa di Mons. Emilio Cavalieri, Vescovo di Troia. Il tempio era ad una sola navata, vi erano tre altari, il maggiore dedicato a S. Maria Maddalena, gli altre due uno alla Purificazione della B. Vergine e l'altro all'Immacolata. La Chiesa con annesso l'edificio del Conservatorio, fu quasi completamente distrutta dai bombardamenti aerei del 1943". (Rif. Mangano Foggia)
Porta Arpana
Nella sua antica conformazione, Foggia era circondata da mura, ora distrutte, su cui si aprivano cinque porte. Di queste è rimasta solo la prima e la più importante, Porta Arpana (detta anche Porta Grande o Porta Reale), che si trova al termine di Via Arpi, tra gli edifici del Museo Civico e del Liceo Musicale.
Costruita in periodo svevo, questa porta segnava l'ingresso nella città. In seguito, fu porta d’accesso al cosiddetto Borgo dei Sellai, che si estendeva fino alla stazione ferroviaria. Nel Cinquecento la porta fu abbattuta dalle truppe francesi, e poi ricostruita durante l’amministrazione di Prospero della Bastia, Mastrogiurato dell’Università.
Oggi la Porta è affiancata da due archi, fatti costruire nella seconda metà del Novecento.
Costruita in periodo svevo, questa porta segnava l'ingresso nella città. In seguito, fu porta d’accesso al cosiddetto Borgo dei Sellai, che si estendeva fino alla stazione ferroviaria. Nel Cinquecento la porta fu abbattuta dalle truppe francesi, e poi ricostruita durante l’amministrazione di Prospero della Bastia, Mastrogiurato dell’Università.
Oggi la Porta è affiancata da due archi, fatti costruire nella seconda metà del Novecento.
La Chiesa di San Giovanni Battista
Palazzo Angelone e la casa torre
In un vecchio disegno ottocentesco del Piano della Croce di Clerget, la costruzione appare molto diversa dall'attuale prospetto. E' caratterizzato da due terrazzi sostenuti da maestose arcate; il più piccolo è posto al primo piano e comunicava forse con una scala direttamente sul piano; il più grande invece si estendeva al secondo piano. Tale originale edificio nascosto in questo suggestivo angolo del centro storico, è molto probabilmente stata una torre superstite della antica cinta muraria della città che, in questo punto, dovette presentare una angolatura. La casa torre, si presenta in forma quadrangolare. Gli Angelone erano presenti a Foggia già nel 1622 e si occupavano di commercio della lana. (Rif. C. De Leo "Palazzi e famiglie dell'antica Foggia".
Conservatorio Musicale U. Giordano
Pareggiato ai Conservatori di Stato nel 1938, il Liceo proseguì la sua crescita istituzionale e didattica fino al 1943, quando i bombardamenti rasero al suolo quasi l’intera città di Foggia, distruggendo completamente il Convento di San Gaetano, che ne ospitava le classi. Nella foto, l'edificio del Conservatorio visto da Via della Repubblica. (Fonte: Sito Web del Conservatorio musicale)
Sappiamo inoltre dallo scritto precedente che il Convento della Maddalena, fu edificato nel 1723 insieme con il conservatorio omonimo nel "Piano delle Fosse" e che, la Chiesa con annesso l'edificio del Conservatorio, fu quasi completamente distrutta dai bombardamenti aerei del 1943". Il Conservatorio musicale fu costruito dove oggi si trova, con ingresso principale in Via Arpi.
Il nostro progetto prevede l'abbattimento dell'edificio della Camera del Lavoro per restituire alla città, il Piano della Croce in tutta la sua ampiezza e bellezza.
La posa della prima pietra di quella che allora era la Casa del Contadino, avvenne il 13 Novembre del 1938. L'inaugurazione avvenne l'1 Dicembre 1940.
Durante la II Guerra, l'edificio privo di un qualsivoglia valore estetico e decoro architettonico, costruito in tufo, fu requisito e adibito ad alloggi per le truppe tedesche. Subì gravi danni in seguito ai bombardamenti con il conseguente crollo di una intera ala del palazzo.
L'edificio oggi fatiscente, potrebbe essere stato inoltre costruito su area tratturale e dunque in violazione delle norme urbanistiche.
Si tratterebbe dunque di raggiungere un accordo con la CGIL che lo detiene, concedendo gratuitamente al sindacato, in cambio del suo abbattimento, un terreno di proprietà comunale per la costruzione di un nuovo moderno edificio che possa magari raccogliere tutte le organizzazioni sindacali cittadine.
Solo per fare un esempio, supponendo che il terreno nella foto sottostante, fosse di proprietà comunale: lungo la Via Sant'Alfonso de' Liguori, nei pressi della ferrovia, c'è un'area libera che potrebbe essere adatta allo scopo. Non è distante da quella attuale e inoltre, l'area e semicentrale e la strada di comunicazione per San Severo, ampia.
Ecco come apparirebbe il Piano della Croce, senza l'edificio della Camera del Lavoro.
Un esempio di nuova pavimentazione in basolato lavico potrebbe essere quella sottostante:
Il Piano della Croce, così rifatto, conserva la Croce laddove si trova (1) e prevede la realizzazione di un Monumento agli sfossatori del Piano delle Fosse granarie (2) più altri numerati. Sotto, esempi di monumenti possibili:
2. Un muro che lascia cadere dell'acqua a cascata da un lato e, dall'altro incassi una scultura che rappresenti la "Apertura di una fossa dei grani a Foggia" disegnata da Charles Yriarte (da Le tour du monde)...
La stessa raffigurazione potrebbe essere riprodotta direttamente sul piano in tridimensionale con figure distribuite sullo spazio di tre o quattro metri quadrati.
Altre sculture potrebbe essere poste nello spazio antistante l'istituto Figliolia come quelle sottostanti:
3. Una scultura in bronzo che rappresenti un contadino ed il suo animale...
4. Una scultura in bronzo che rappresenti delle contadine con i loro oggetti..
5. e 6. Da individuarsi...
L'area è pensata per essere interamente pedonalizzata con la piantumazione di nuove alberi che, non chiudano visivamente l'area, come le palme (cerchi verde scuro) e cipressi (cerchi verde chiaro) invece più prossimi agli edifici presenti sul Piano.
.. altri a palo con fioriere distribuiti nel piano...
... panche (in giallo) per sedersi e godersi una meritata sosta...
... e una edicola di giornali (cerchio rosa) per non dimenticare di leggere mentre ci si è seduti sulle panche...
9. Infine, verrebbero installati dei delimitatori con fioriere lungo il confine del Piano...
In fondo basta soltanto avere una buona immaginazione e la volontà di migliorare l'esistente.
La chiesa di San Giovanni Battista gode del titolo di Basilica Minore. La chiesa originale, costruita nel XVI secolo, era inizialmente di proprietà dell'Ordine di Malta. Dopo una ricostruzione nel 1626, passò di proprietà dall'Ordine di Malta alla Confraternita dell'Annunziata. Quest'ultima apportò notevoli ampliamenti la cui inaugurazione risale al 1º gennaio 1725. Nel 1832, la Confraternita dell'Annunziata perse i diritti di proprietà che vennero avocati tramite esproprio al Comune di Foggia. In questa chiesa vi furono due prodigi. Subito dopo il terremoto del 1731 a Sant'Alfonso apparve l'Iconavetere e, nel 1837, la statua di Maria Addolorata muovendo gli occhi al cielo e versando lacrime, innalzava preghiere al cielo segnando la fine del colera, pestilenza che aveva decimato la popolazione foggiana. Il Pontificato di Leone XIII diede notevoli privilegi alla chiesa e nel 1889 la chiesa venne elevata al titolo di Basilica Minore e la Vergine Addolorata assunse il titolo di Liberatrice dal Colera. (Rif. Wikipedia).
Palazzo Angelone e la casa torre
In un vecchio disegno ottocentesco del Piano della Croce di Clerget, la costruzione appare molto diversa dall'attuale prospetto. E' caratterizzato da due terrazzi sostenuti da maestose arcate; il più piccolo è posto al primo piano e comunicava forse con una scala direttamente sul piano; il più grande invece si estendeva al secondo piano. Tale originale edificio nascosto in questo suggestivo angolo del centro storico, è molto probabilmente stata una torre superstite della antica cinta muraria della città che, in questo punto, dovette presentare una angolatura. La casa torre, si presenta in forma quadrangolare. Gli Angelone erano presenti a Foggia già nel 1622 e si occupavano di commercio della lana. (Rif. C. De Leo "Palazzi e famiglie dell'antica Foggia".
Conservatorio Musicale U. Giordano
Pareggiato ai Conservatori di Stato nel 1938, il Liceo proseguì la sua crescita istituzionale e didattica fino al 1943, quando i bombardamenti rasero al suolo quasi l’intera città di Foggia, distruggendo completamente il Convento di San Gaetano, che ne ospitava le classi. Nella foto, l'edificio del Conservatorio visto da Via della Repubblica. (Fonte: Sito Web del Conservatorio musicale)
Sappiamo inoltre dallo scritto precedente che il Convento della Maddalena, fu edificato nel 1723 insieme con il conservatorio omonimo nel "Piano delle Fosse" e che, la Chiesa con annesso l'edificio del Conservatorio, fu quasi completamente distrutta dai bombardamenti aerei del 1943". Il Conservatorio musicale fu costruito dove oggi si trova, con ingresso principale in Via Arpi.
Il nostro progetto prevede l'abbattimento dell'edificio della Camera del Lavoro per restituire alla città, il Piano della Croce in tutta la sua ampiezza e bellezza.
La posa della prima pietra di quella che allora era la Casa del Contadino, avvenne il 13 Novembre del 1938. L'inaugurazione avvenne l'1 Dicembre 1940.
Durante la II Guerra, l'edificio privo di un qualsivoglia valore estetico e decoro architettonico, costruito in tufo, fu requisito e adibito ad alloggi per le truppe tedesche. Subì gravi danni in seguito ai bombardamenti con il conseguente crollo di una intera ala del palazzo.
L'edificio oggi fatiscente, potrebbe essere stato inoltre costruito su area tratturale e dunque in violazione delle norme urbanistiche.
Si tratterebbe dunque di raggiungere un accordo con la CGIL che lo detiene, concedendo gratuitamente al sindacato, in cambio del suo abbattimento, un terreno di proprietà comunale per la costruzione di un nuovo moderno edificio che possa magari raccogliere tutte le organizzazioni sindacali cittadine.
Solo per fare un esempio, supponendo che il terreno nella foto sottostante, fosse di proprietà comunale: lungo la Via Sant'Alfonso de' Liguori, nei pressi della ferrovia, c'è un'area libera che potrebbe essere adatta allo scopo. Non è distante da quella attuale e inoltre, l'area e semicentrale e la strada di comunicazione per San Severo, ampia.
Ecco come apparirebbe il Piano della Croce, senza l'edificio della Camera del Lavoro.
Un esempio di nuova pavimentazione in basolato lavico potrebbe essere quella sottostante:
Il Piano della Croce, così rifatto, conserva la Croce laddove si trova (1) e prevede la realizzazione di un Monumento agli sfossatori del Piano delle Fosse granarie (2) più altri numerati. Sotto, esempi di monumenti possibili:
1. Una statua che osserva su una lastra di bronzo lo scorrere di altre immagini....
2. Un muro che lascia cadere dell'acqua a cascata da un lato e, dall'altro incassi una scultura che rappresenti la "Apertura di una fossa dei grani a Foggia" disegnata da Charles Yriarte (da Le tour du monde)...
La stessa raffigurazione potrebbe essere riprodotta direttamente sul piano in tridimensionale con figure distribuite sullo spazio di tre o quattro metri quadrati.
Altre sculture potrebbe essere poste nello spazio antistante l'istituto Figliolia come quelle sottostanti:
3. Una scultura in bronzo che rappresenti un contadino ed il suo animale...
4. Una scultura in bronzo che rappresenti delle contadine con i loro oggetti..
5. e 6. Da individuarsi...
L'area è pensata per essere interamente pedonalizzata con la piantumazione di nuove alberi che, non chiudano visivamente l'area, come le palme (cerchi verde scuro) e cipressi (cerchi verde chiaro) invece più prossimi agli edifici presenti sul Piano.
Le stesse palme sarebbero messe a dimora anche sul marciapiedi che va dalla Chiesa di San Rocco alla Porta Arpana, togliendo l'attuale filare di tigli che con la loro folta chioma, coprono gli edifici storici esistenti.
Elementi ulteriori di arredo:
Lampioni antichizzati (cerchi neri): due davanti alla chiesa di San Giovanni Battista e all'Istituto Figliolia, quattro in tutto...
... panche (in giallo) per sedersi e godersi una meritata sosta...
... e una edicola di giornali (cerchio rosa) per non dimenticare di leggere mentre ci si è seduti sulle panche...
9. Infine, verrebbero installati dei delimitatori con fioriere lungo il confine del Piano...
In fondo basta soltanto avere una buona immaginazione e la volontà di migliorare l'esistente.
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