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FOGGIA CITTA' POLICENTRICA E INTERMODALE HA TUTTO: FERROVIE, STRADE, AUTOSTRADE E, AEROPORTO

                  Foggia vista dall’alto. FOGGIA, CITTA’ INTERMEDIA CHE RISCHIA L’ISOLAMENTO "Le periferie delle città cont...

lunedì 30 novembre 2020

FOGGIA E MANFREDONIA INSIEME SONO PER LA DOTAZIONE INFRASTRUTTURALE, UNA PICCOLA AREA METROPOLITANA

 UNA PICCOLA AREA METROPOLITANA


È difficile individuare un chiaro “confine dell'area metropolitana basandosi esclusivamente sulle interazioni economiche e sulla rete dei trasporti ma spesso, “proprio l'esistenza di forti interazioni tra le diverse parti che compongono l'area metropolitana (grande città e gli ambiti urbani limitrofi), obbliga le amministrazioni locali a delegare parte delle proprie competenze ad un coordinamento centrale che superi gli ambiti locali al fine di garantire una corretta gestione e una visione complessiva della rete dei trasporti.


Nella prassi, le aree metropolitane sono individuate e descritte dai geografi urbani secondo due principali metodologie:

  • flussi in entrata verso una località centrale (aree pendolari),

  • relazioni economiche e funzionali di un territorio indipendentemente dalla presenza di una grande città (aree economico-funzionali).


    Un ulteriore metodo, meno usato dei precedenti perché non fornisce il grado di integrazione tra le diverse municipalità che la costituiscono, è basato sulla contiguità territoriale e sulla tensione abitativa (densità di popolazione)”. Ù

Estratto da Wikipedia alla voce “area metropolitana”


A mio parere, queste indicazioni sono insufficienti e la definizione dovrebbe includere aree i cui comuni mettono insieme una completa dotazione di nodi intermodali: ferrovie, autostrade, aeroporto e porto.


E’ per questo che occorre definire un’area funzionale di dimensioni ridotte che abbia una completa dotazione di modalità di trasporto di merci e persone che sulla cui integrazione è necessario investire per creare un solido volano di sviluppo economico.


Uno studio di ricerca, pubblicato da Rafael Boix e Paolo Veneri, edito dall'Institute of Regional and Metropolitan Studies di Barcellona nel marzo 2009, ha avuto lo scopo di misurare il grado di "metropolizzazione" raggiunto dalle aree urbane spagnole ed italiane e di fornire un valido strumento per governare le più grandi agglomerazioni umane dove si concentrano le maggiori attività economiche e di servizio delle nazioni. Per la ricerca sono stati utilizzati e messi a confronto i risultati ottenuti da due differenti metodologie, le più utilizzate in Europa e negli USA, per la delimitazione delle aree metropolitane.

Le aree ottenute, aggregando più comuni ad una città centrale di almeno 50.000 abitanti, sono state divise in quattro livelli in base al peso demografico:

  • Livello A (più di 1.000.000 di abitanti), grandi aree metropolitane

  • Livello B (tra 250.000-1.000.000 di abitanti), medie aree metropolitane

  • Livello C (tra 100.000-250.000 abitanti), piccole aree metropolitane

  • Livello D (meno di 100.000), aree urbane

Estratto da Wikipedia alla voce “area metropolitana”


Foggia e Manfredonia rientrano dunque per lo studio preso in esame, nel Livello C e possono costituire insieme una piccola area metropolitana nella quale la completa dotazione di infrastrutture di trasporto potrebbe essere gestita con una visione unica complessiva.


LA DOTAZIONE INFRASTRUTTURALE DI FOGGIA E MANFREDONIA


FOGGIA


1. Aeroporto Civile Gino Lisa



Del progetto di collegamento dell’aeroporto alla nuova di San Lorenzo e da essa alla stazione centrale, così come della fermata in Fiera di un treno metropolitano di superficie che collega i due nodi estremi della stazione di Foggia Incoronata e dell’aeroporto Gino Lisa, ho già scritto in due articoli del 2009 e del 2020:


http://foggiacicala.blogspot.com/2009/07/ve-lo-do-io-laeroporto-un-nostro.html


http://foggiacicala.blogspot.com/search/label/Citt%C3%A0%20Policentrica%20e%20Nodi%20Intermodali)


2. Stazione Centrale di viale XXIV Maggio


Rfi starebbe lavorando ad un progetto da 30 milioni di euro di investimenti sulla stazione centrale di Foggia che dovrebbe consentire, entro il 2022, la funzionalità di ben undici binari ed una tecnologia all'avanguardia che la faranno rientrare a pieno titolo tra gli snodi centrali sia della linea tirrenica che adriatica.


E' questo uno degli interventi messi nero su bianco da Rfi, assieme al Comune di Foggia, illustrati questa mattina in conferenza stampa a Palazzo di Città da Roberto Pagone, responsabile della Direzione Investimenti per il Sud. All'incontro ha partecipato anche l’ingegner Ciro Napoli, dirigente di RFI e responsabile del progetto della seconda stazione.“



"Foggia diventa così snodo ferroviario centrale, l'obiettivo è aumentare il trasporto su ferro di merci e passeggeri, ergo il progetto si presta ad un aumento del traffico anche in termini di treni" hanno garantito Napoli e Pagone, ribadendo la necessarietà della seconda stazione“

https://www.foggiatoday.it/economia/foggia-napoli-treni-seconda-stazione.html 



3. Stazione San Lorenzo AC – AV (progetto da definire)




L’ingegner Roberto Pagone, responsabile del progetto Ac/Av Bari Napoli avrebbe confermato che il progetto sta andando avanti e che l’impegno è di anticipare i tempi previsti.


Sono in discussione tra il Comune di Foggia e l’ing. Pagone, la tipologia della copertura della nuova stazione, il numero dei binari in deviata oltre ai due principali, la costruzione di binari tronchi, i sottopassaggi, il fabbricato viaggiatori ed il parcheggio auto esterno.


4. Casello autostrade Foggia Nord ASI Incoronata A14



Scrive il blog del Quotidiano di Foggia: La mancanza di uno svincolo autostradale a servizio dell’area industriale di Incoronata ha creato problemi seri alle aziende della zona. Tanto per fare un esempio, pare che la decisione di trasferire a Grottaglie la lavorazione della fusoliera del Boeing Dreamliner 787 che avrebbe potuto essere realizzata presso l’Alenia di Foggia sia stata dettata proprio dalla inadeguatezza della viabilità di servizio dell’area industriale. I mezzi pesanti non avevano spazi sufficienti di manovra, qualora avessero dovuto trasportare parti del velivolo così ingombranti, come la fusoliera”.


Raffaele Piemontese, assessore al bilancio della attuale giunta regionale, nell’ultima campagna elettorale a settembre 2020 sostenne che la scelta di trasferire a Grottaglie le lavorazioni della fusoliera del Boing Dreamliner 787, potrebbe aver avuto ben altre motivazioni legate alla provenienza dal Salento dell’allora presidente della regione Raffaele Fitto:

... lui e solo lui ha deciso di investire 130 milioni di euro per la realizzazione dell’aeroporto di Grottaglie, a 50 chilometri dal già esistente e operativo aeroporto di Brindisi, finendo per dirottare nel ‘suo’ Salento la produzione da parte di Alenia delle sezioni centrali e posteriori della fusoliera del Boeing 787 perché all’aeroporto di Foggia non c’era una pista sufficientemente lunga. Se l’allora presidente della Regione Raffaele Fitto fosse stato corretto con la provincia di Foggia e avesse tenuto a cuore questa terra, avrebbe potuto, come gli era stato proposto, investire quelle risorse sul nuovo aeroporto nell’ex scalo militare di Borgo Mezzanone e avrebbe potenziato così anche lo stabilimento Alenia di Foggia, assicurandone lo sviluppo ulteriore e favorendo la creazione di centinaia di posti di lavoro in più, oltre a un aeroporto capace di attrarre compagnie con ogni tipo di aerei passeggeri e merci”.


5. Casello autostradale Foggia Sud A14




6. Scalo Merci ASI Incoronata Zona Industriale




7. Scalo Merci Cervaro presso il Magazzino Approvvigionamenti delle FS




Questa infrastruttura deve rientrare nel progetto dell’alta capacità ferroviaria le cui prospettive di finanziamento e allestimento realizzativo dipendono dalla capacità della politica locale di interpretare il futuro del territorio in chiave di sviluppo economico ed infrastrutturale e trattare con RFI.


Il progetto dello scalo merci Cervaro, è strettamente connesso con la programmata seconda stazione San Lorenzo AC – AV.


La città verrebbe così dotata di due scali merci:

  • uno già funzionate nell’Area ASI Zona Industriale Incoronata;

  • l’altro da realizzare a Cervaro utilizzando il dismesso magazzino approvvigionamenti di RFI.


In un articolo di Lettere Meridiane del 2015, è scritto: “… della stazione di Cervaro non si parla più, e le Ferrovie mettono in vendita un immobile che potrebbe svolgere una funzione importante, in questo senso, come l’ex Magazzino Approvvigionamenti, che sorge proprio in prossimità della stazione di Cervaro. Si tratta di un immobile, anzi di un complesso immobiliare, di notevole pregio, che viene così descritto nel portale della Ferservizi, la società del gruppo Ferrovie dello Stato che si occupa della vendita del patrimonio immobiliare: “superficie coperta totale di 47.790 mq circa, oltre a 8.130 mq circa di depositi e/o vasche. È composto da dodici fabbricati, di cui undici ad un piano f. t. (capannoni industriali) e un fabbricato che si sviluppa su tre piani f. t., oltre a uno seminterrato, destinato a spogliatoio, mensa e uffici. L’area scoperta ha una superficie di 145.250 mq circa.”

E così continua: Il procedimento di alienazione dei due immobili (Ariston e Magazzino di Cervaro) si trova attualmente nella fase della “vendita post gara”, nel senso che le gare a suo tempo bandite sono andate deserte, e che quanti vogliano rilevare gli immobili possono produrre un’offerta libera, tuttavia non inferiore alla base d’asta imposta dall’ente che ne è proprietario, e che ammonta a un milione e 600.000 euro per l’ex cineteatro e a 4 milioni e 77.000 euro per le strutture di Cervaro.

E ancora: Salvatore Agostino Aiezza, che alla storia della Ferrovia a Foggia ha dedicato saggi e articoli, lamenta il silenzio della classe dirigente: “È qualcosa di inqualificabile il comportamento e le decisioni delle F.S. Nella totale assenza della politica locale.”


Evidentemente aggiungo io, la politica locale non ha idee, strategie, progetti per la mobilità e lo sviluppo economico.


Dello scalo merci di Cervaro, scriveva anche Il Quotidiano di Foggia del 2009: “…un nuovo scalo merci, indispensabile per decongestionare la stazione di viale XXIV maggio, che non sarebbe stata comunque in grado di sopportare i più consistenti volumi di traffico che deriveranno, appunto, dall’alta capacità ferroviaria, soprattutto per quanto riguarda la movimentazione delle merci.


8. Terminal Intermodale Stazione Centrale




HUB” all’avanguardia nell’interscambio del trasporto rete/gomma e nella gestione del traffico di mezzi di trasporto cittadini, provinciali, regionali e interregionali e, turistici.

Un facile e veloce interscambio tra chi arriva in treno per poi proseguire in autobus verso la propria destinazione e viceversa.

Il nodo di scambio intermodale era stato inserito nel Programma stralcio di interventi di area vasta “Capitanata 2020”, approvato dalla Giunta regionale con un finanziamento di 4 milioni e 750mila euro.


MANFREDONIA


1. Porto Industriale


Titola FoggiaToDay del 18 ottobre 2020: “Manfredonia, il ripristino del porto alti fondali sarà finanziato.

Il Ministro De Micheli assicura che “Il ripristino del porto alti fondali di Manfredonia sarà finanziato. Può cambiare le sorti del territorio”.

Il costo stimato del ripristino e della manutenzione è di circa 80 milioni di euro.

Entro fine anno sarà pronto il progetto di fattibilità”.


Intervistato, il deputato Tasso:"Parliamo di una piattaforma logistica intermodale al servizio di un'area economica interregionale vastisssima:

  • la Food Valley del Tavoliere,

  • i giacimenti estrattivi di materiali litici,

  • l'aerospazio,

  • il turismo del Gargano e dei monti dauni,

  • l'automotive della Basilicata e dell'Irpinia.

È il ripristino di un'opera che cambierebbe le sorti del territorio".


https://www.foggiatoday.it/economia/porto-alti-fondali-manfredonia-finanziamento-ripristino-italia-veloce.html




CONCLUSIONI

L’efficienza dell'Area Metropolitana di livello C di Foggia e Manfredonia, dipende ovviamente non solo dalla tipologia di infrastrutture materiali ma anche e sempre di più dalla disponibilità e dalla qualità della comunicazione e delle infrastrutture sociali e intellettuali.

In questo contesto l’Area Metropolitana individuata diventerebbe un volano di sviluppo per la intera provincia lungo ulteriori assi di connessione su Foggia, centro propulsore di questa articolazione funzionale.


                                                                                     Vincenzo Concilio



giovedì 19 novembre 2020

AEROPORTO "GINO LISA"? NO, AEROPORTO "FIORELLO LA GUARDIA".

 AEROPORTO CIVILE "FIORELLO LA GUARDIA" DI FOGGIA E NEW YORK


L'aeroporto civile di Foggia oggi

La storia dell'aeroporto civile di Foggia non si è mai incontrata con quella del sottotenente Gerolamo Lisa, detto "Gino".

Le tappe della storia di Gino Lisa, sono così raccontate su Wikipedia: 

"Gino Lisa nacque a Torino il 19 agosto del 1896, da una famiglia di origini arignanesi. Alla vigilia della Grande Guerra, sulla giovane personalità di Gino Lisa fecero presa le parole di Gabriele D'Annunzio, forte sostenitore dell'interventismo italiano nel conflitto bellico. Venne trasferito alla scuola volo dell'Esercito, dove venne addestrato a pilotare i bombardieri Caproni e dove venne nominato sottotenente... Destinato a prestare servizio in Trentino-Alto Adige, sostenne numerosi duelli aerei sopra i cieli del Carso e dell'Istria. Il 15 novembre 1917, nel corso della sua 59ª missione di guerra, il bombardamento di Caldonazzo, l'apparecchio del sottotenente Gino Lisa, senza scorta, venne inseguito sopra il Monte Cengio da 3 Albatros D.III degli assi Julius Arigi, Josef Kiss e Josef von Maier e, gravemente danneggiato, si schiantò sul Monte Summano in Val d'Astico". 

A lui era stato intitolato l'ex-aeroporto di Torino-Mirafiori (dismesso nel 1947) e tuttora gli è dedicato l'aeroporto di Foggia.

Ora, nel pieno rispetto della figura di questo pilota, e pur essendo egli stato medaglia d'argento al valor militare, emerge che il suo luogo di nascita e quello nel quale il suo aereo si schiantò, sul Monte Summano in Val d'Astico, sulle Pre Alpi vicentine, non hanno alcuna relazione con la storia del nostro aeroporto e del nostro territorio.

Con ogni probabilità Gino Lisa forse non sapeva nemmeno dove fosse l’aeroporto foggiano quando con il suo aereo fu inseguito e bombardato da una muta di piloti austriaci sui monti di Caldonazzo, in Trentino. 

Tuttavia, "La sua storia certamente emozionò le autorità militari dell’epoca, ma il vero motivo per cui lo scalo foggiano prese questa denominazione - racconta lo storico ed esperto militare Gigi Iacomino - sta nel fatto che all’epoca intitolazioni di questo tipo erano riservate agli eroi di guerra. Fu così che alla memoria di Gino Lisa finì in dote l’aeroporto militare foggiano».

Dunque, sostenere ad esempio che "il nome Gino Lisa va sicuramente lasciato per motivi storici molto importanti, primo fra tutti per l’importanza che l’Aeroporto di Foggia ha avuto, proprio con quel nome, negli anni 1943-45 nella Guerra di Liberazione del Nord Italia ancora in mano ai nazifascisti (si pensi solo ai 20.000 morti dei bombardamenti alleati su Foggia del luglio ’43 proprio per conquistare la Stazione ed il “Gino Lisa”…), è una motivazione debole.   

E' invece più motivabile il cambio della intestazione dell'aeroporto civile di Foggia con un personaggio che:

abbia avuto origini nel territorio 

e che sia legato al mondo dell'aeronautica.


L'AEROPORTO DI FOGGIA SUD

Impostato e realizzato per conto del Corpo Aeronautico del Regio Esercito Italiano, tra il mese di settembre e il mese di ottobre dell’anno 1915, l’aeroporto fu realizzato a circa 3 Km. a sud di Foggia ed occupò inizialmente una superficie pari a 13.875 mq.

Inizialmente chiamato “Foggia Sud” esso fu sede di una apprezzata scuola di pilotaggio nata appositamente per curare l’addestramento dei futuri piloti del Corpo Aeronautico del Regio Esercito Italiano, su velivoli “Farman 12". Per questo motivo l’aeroporto venne dotato di moderni hangar metallici, officine riparazioni, casermette e capienti magazzini.

L'aeroporto di Foggia nel 1915

L’aeroporto di Foggia, fu sede di una scuola di volo per piloti statunitensi già prima della seconda guerra mondiale, dove i piloti americani venivano ad imparare a volare dal 1918 al 1938. 


Dal 1915 quasi 1000 allievi piloti, ufficiali e truppa, italiani e americani, vi si istruirono su apparecchi di vario tipo.

Durante la II Guerra Mondiale fu un’importante base aerea militare, che ospita i velivoli dell’Aeronautica Militare Italiana, della Luftwaffe tedesca e successivamente dell’USAF, il cui personale costruisce una pista in grelle metalliche per le fortezze volanti.
Nel 1943, insieme al controllo del porto di Napoli, fu anche uno degli obiettivi degli Alleati durante le prime fasi della Campagna d'Italia; per questo motivo la fase successiva alla conquista della Sicilia venne denominata Campagna Napoli Foggia.



FIORELLO LA GUARDIA E' DENTRO LA STORIA DELL'AEROPORTO DI FOGGIA


Fiorello in aeronautica a Foggia 

"I Foggiani", erano i piloti americani addestrati a Foggia con Fiorello La Guardia. Lo scrive Luca Pernice per le Edizioni del Rosone. E' la storia di 500 piloti che dal 1917 al 1918, furono addestrati negli aeroporti di Foggia e inviati poi a combattere nei cieli d'Europa.

https://www.bonculture.it/culture/libri/the-foggiani-quei-500-top-gun-addestrati-con-fiorello-la-guardia-nei-cieli-del-tavoliere-la-passione-di-luca-pernice/?fbclid=IwAR0ccRhQPx8Xc-nva49hxlF-y7U2dcKAXOUNNbnYiqk49pkDPEFynV3Ljx4


"Fiorello La Guardia fu uno dei comandanti piloti americani.

Figlio del nostro territorio, Fiorello ha sempre ricordato con particolare emozione quegli anni trascorsi in Capitanata e la città di origine della propria famiglia.

Negli Stati Uniti, nei circoli dei reparti di volo militari, si parla ancora dei The Foggiani. Di quel ricordo abbiamo soltanto una stele abbandonata nel vecchio Villaggio Azzurro e, una lapide nella Cattedrale".

Continua così Luca Pernice: "Ho contattato i parenti dei piloti che furono addestrati a Foggia e ho visionato i diari di quei piloti e tutti parlano del foggiano Fiorello La Guardia! Generazioni dei La Guardia avevano vissuto a Foggia.

                                  Fiorello La Guardia, in Italy while he was an aviation officer during World War I.

In un interessante articolo nel suo blog, Giacomo Ramella Pralungo nel 2018 così scrive sulle origini di Fiorello La Guardia: "Fiorello Enrico La Guardia nacque l’ 11 dicembre 1882 nel Greenwich Village, quartiere di Manhattan, figlio di Achille, proveniente da Cerignola, in provincia di Foggia, di professione musicista, che nel 1885 divenne direttore della banda dell’ 11 U.S. Infantry, e di Irene Coen Luzzatto, ebrea italiana originaria di Trieste, nell’ Impero austro-ungarico. Il giovane seguì la famiglia nei vari luoghi dove il padre era inviato per ragioni di servizio: a Fort Sully, South Dakota, a Watertown, Stato di New York, e infine a Fort Whipple, in Arizona".


Sul tema delle origini della famiglia di Fiorello, in un altro articolo su Lettere Meridiane del 2015, Maurizio De Tullio così scrive: "Sulle origini paterne (la mamma era triestina e di fede ebraica) da decenni si gareggia sulla rivalità tra Cerignola e Foggia. Chi navigasse sui principali siti, dal celebrato ma non sempre attendibile Wikipedia a mille altri, si imbatterebbe nella maggior parte dei casi nella città di Cerignola quale città di origine di Achille Luigi Carlo La Guardia, il musicista e padre di Fiorello... Achille Carlo La Guardia nacque a Foggia e non a Cerignola".

https://www.letteremeridiane.org/2015/11/il-padre-di-fiorello-la-guardia-era/


Ecco come motiva la sua ricerca: "Parto dall’autobiografia “The making insurgent” dedicata a Fiorello La Guardia da Werner. Questo libro contiene ricordi e dichiarazioni dettati da Fiorello La Guardia e fu curato nel corso degli ultimi sei mesi della sua vita. È un resoconto completo della sua vita, come lui la vedeva, dal 1882, quando è nato, fino al 1919, quando tornò al Congresso dal servizio di guerra. Ecco quanto dichiara “Little Flower” a Werner

nell’autobiografia: “Ho un certificato di nascita per dimostrare la mia nascita a New York

City l’11 dicembre 1882. I miei genitori erano immigrati. Mia madre era nata

a Trieste, e mio padre è nato a Foggia, Italia”. E più avanti: “Seppi che un corpo di

cadetti di 700 uomini si stava formando per andare in Italia e circa un centinaio di loro era già andato in una scuola di formazione italiana a Foggia, un importante centro di aviazione in quella guerra e che divenne un importante centro di aviazione di nuovo durante la seconda guerra mondiale. E’ stato il luogo di nascita di mio padre.”



FIORELLO LA GUARDIA METTE IN RELAZIONE FOGGIA CON NEW YORK


New York Anni '30


Foggia Anni '30


All’inizio degli Anni Trenta, La Guardia scese in campo per la candidatura a sindaco di New York. Il 7 novembre 1933 ottenne un’ imponente maggioranza di voti vincendo le elezioni contro Tammany Hall.

Alcuni passi della sua biografia li rilevo ancora dal blog di Giacomo Ramella Pralungo al quale rimando.

http://gliarticolidigiacomoramellapralungo.blogspot.com/2018/10/la-leggenda-di-fiorello-la-guardia-l.html ...

"Una delle sue battaglie più note e apprezzate fu quella contro la piaga del gioco d’ azzardo, in particolare scagliandosi contro le slot machine, che chiamava macchinette del diavolo".

"Primo politico a denunciare e promuovere una campagna contro il fumo della marijuana, nel 1938 approntò uno studio particolareggiato sugli effetti del fumo di tale droga, dal momento che in quegli anni il Federal Bureau of Narcotics diretto da Harry Salinger, per mezzo di un’ aspra campagna giornalistica contro la canapa indiana aveva portato alla proibizione della stessa con il Marijuana Tax Act. Nel 1944 venne pubblicato il Rapporto La Guardia, basato su di un’ analisi condotta dalla New York Academy of Medicine e che rimane tuttora una delle poche ricerche mediche ufficiali condotte sull’ uso di questa sostanza".


"La Guardia manifestò costantemente un atteggiamento piuttosto ostile a Benito Mussolini e Adolf Hitler, sempre più potenti sulla scena internazionale. Fin dal 1933 definiva il Führer: «Quel maniaco pervertito, quel fanatico tedesco che minaccia la pace di tutto il mondo.». Sul conto del Duce era altrettanto impietoso: Non saprei che farmene".

"Nell’ agosto 1940, quando ormai la guerra si profilava all’ orizzonte, Roosevelt pensò di nominare La Guardia come Ministro della Guerra, ma poi lo scelse come Presidente della sezione statunitense del Defense Board statunitense-canadese, incarico che assunse senza tuttavia tralasciare i suoi doveri municipali, e nel 1941, quando infine la nazione entrò in guerra contro il Giappone e quindi contro i suoi alleati nazifascisti, lo mise a capo dello United States Office of Civilian Defense. L’ aiuto dato da Little Flower ai servizi segreti per reclutare agenti da mandare in Italia fu decisivo, e grazie a lui, subito dopo la resa della Germania e la cessazione di tutte le ostilità arrivarono in Italia molte navi cariche di grano. Nel maggio 1945, al termine della guerra, annunciò che non si sarebbe candidato per un quarto mandato come sindaco, e un anno dopo, per volere del nuovo Presidente, Harry Truman, divenne direttore dello United Nations Relief and Rehabilitation Administration, organo competente per la gestione dei fondi per la ricostruzione in Europa".


Fiorello La Guardia con Roosevelt


"In suo onore il 1° giugno 1947 venne reso operativo l’Aeroporto La Guardia, il secondo di New York, come tributo al suo vasto e intenso operato a beneficio della sua città. Malato di cancro al pancreas, morì il 20 settembre 1947, a quasi sessantacinque anni, e venne sepolto al Woodlawn Cemetery, nel Bronx, nel corso di una cerimonia che lo omaggiò come personaggio di altissimo livello, fonte di orgoglio e vanto sia per la storia statunitense che per gli italoamericani".


L'AEROPORTO "FIORELLO LA GUARDIA" DI NEW YORK


La Guardia Airport

L'Aeroporto Fiorello La Guardia è uno dei tre maggiori aeroporti della città di New York e si trova nella contea di Queens. Esso è ubicato lungo la costa che fronteggia la Flushing Bay e la Bowery Bay. In origine venne denominato Glenn H. Curtiss Airport dedicato al pioniere dell'aviazione Glenn Curtiss[1] per essere poi denominato North Beach Airport, ed infine dedicato a Fiorello La Guardia, ex sindaco di New York che fece costruire l'attuale struttura. Nel 1960, venne votato come il "più grande aeroporto del mondo" dalla comunità mondiale aeronautica. "La Guardia Airport" è il nome ufficiale dell'aeroporto secondo la Port Authority of New York and New Jersey, che gestisce lo scalo.


INTITOLARE L'AEROPORTO CIVILE DI FOGGIA A FIORELLO LA GUARDIA

Sarebbe storico per i seguenti motivi:

  • addestrò i piloti americani a Foggia durante la I Guerra Mondiale e quei piloti erano ricordati come "The Foggiani". Noi di quel periodo abbiamo come ricordo una vecchia stele al Villaggio Azzurro del Gino Lisa ed una lapide in cattedrale. (https://www.bonculture.it/.../the-foggiani-quei-500-top.../

  • generazioni di La Guardia vissero a Foggia.


Motivazioni riportate nel mio gruppo di Facebook "Foggia cicala" dell'11 novembre 2020.


INFINE, DARE AL NOSTRO AEROPORTO IL NOME DI FIORELLO LA GUARDIA, POTREBBE CONDURRE AD UN GEMELLAGGIO CON NEW YORK E CIO' PORTEREBBE GRANDE NOTORIETA' ALLA NOSTRA CITTA' E ALLA NOSTRA PROVINCIA.

Provate a pensare lo stesso logo con il sottotitolo "Foggia"...

Un gemellaggio consoliderebbe e renderebbe manifesto il legame storico simbolico tra Foggia e New York e tra i due aeroporti.

I gemellaggi vengono stabiliti tra Paesi anche lontani fra di loro, ma che hanno nelle loro storie o origini punti in comune nei quali riconoscersi.

A tale scopo l'amministrazioni comunale di Foggia, potrebbe avanza la proposta al sindaco della città di New York e portare avanti una serie di iniziative atte a rafforzare il rapporto tra i due aeroporti e le due città.

Tra le varie iniziative si possono annoverare viaggi-scambio fra componenti delle due realtà o iniziative comuni come concerti, convegni o mostre.


PER CONCLUDERE...

Trovo scialba ed insignificante la proposta di che vorrebbe che "il nome Gino Lisa non venga tolto.  Semmai essi scrivono: " si potrebbe integrare con l’aggettivo geografico “del Gargano”, per identificare immediatamente la zona di riferimento (sicuramente inesatto, ma è oggettivo che il Gargano lo sanno tutti dov’è, la Daunia o la Capitanata molto meno…)".

Costoro vorrebbero far sparire il riferimento a Foggia e per dare "lustro" al nostro aeroporto, attribuirgli "l'aggettivo geografico del Gargano".

Soltanto chi non ha a cuore la nostra città potrebbe avanzare simili proposte antistoriche.


                                                                                                                             Vincenzo Concilio