La nostra città ha dedicato ai pricipali fiumi del territorio provinciale, percorsi distinti della prima cironvallazione cittadina, cioè dei viali che demarcano la separazione tra il centro della città e i sobborghi :
° Viale Ofanto: da Corso del Mezzogiorno a Via Carlo Baffi (in blu);
° Viale Candelaro: da Via Baffi a Via San Severo (in giallo);
In questo post, vogliamo soffermarci soltanto sul Viale Ofanto in quanto è il tratto della circonvallazione più centrale ed importante, collegando strade come Corso del Mezzogiorno sul quale si affaccia la Fiera e, nel tratto inziale, numerosi edifici pubblici come la Questura, la sede Enel, l'edificio dei Giudici di Pace, poco lontano la sede universitaria, fino agli Ospedali Col. D'Avanzo, lo stadio di calcio, gli impianti sportivi di Via Baffi e di Viale Pinto e da lì, il Policlinico.
Il nostro progetto: riqualificare Viale Ofanto raddoppiando la carreggiata e dotandola di banchina spartitraffico ove possibile, alberandolo con piante adatte allo spazio circostante, per altezza, chioma, diffusione dell'apparato radicale, rendendo godibili le poche aree verdi disponibili. Ove queste non gravitassero direttamente su Viale Ofanto, opereremo in maniera tale da raccordarle con esso.
Premessa
Trattandosi di una strada già esistente e avendo come uno degli obiettivi quello di migliorare la viabilità sulla circonvallazione cittadina, non scenderemo nell'analisi per conoscere le condizioni del sistema di trasporto collettivo e individuale o per stimare la domanda di mobilità indotta.
L'ampliamento di questa arteria stradale di per se risolve le congestioni del traffico che si presentano quotidianamente negli stessi punti (nel tratto che interessa la Questura, tra Via Maestri del Lavoro e Viale Michelangelo, all'incrocio con Viale degli Aviatori e a quello con Via Napoli, in entrambi i sensi di circolazione), unitamente a meccanismi di sincronizzazione semaforica. Il nostro progetto non intende in nessun caso realizzare una strada a scorrimento veloce ma configurare un viale elegante e ricco di piante, che denota senso estetico, la cui bellezza possa valorizzare le attività commerciali che si sviluppano nel suo percorso.
Tutte le misurazioni alle quali faremo riferimento, sono state effettuate utilizzando lo strumento Righello di Google Earth ma nessuna di esse è vincolante nel senso che il progetto definitivo potrebbe non privilegiare necessariamente la strada per migliorare invece l'ampiezza del marciapiedi.
1) Da Via Antonio Gramsci a Via Luigi SbanoI lavori dovrebbero prevedere:
Non è prevista alberazione della via poiché quella esistente è proporzionata alle necessità.
2) Da Via Giuseppe Imperiale a Via Maestri del Lavoro.
Se il lato destro del viale potrebbe non richiedere alcun intervento, sul lato sinistro, andrebbero rimosse a cominciare da Via Imperiale in direzione di Via Maestri del Lavoro, le piccole aree a verde colorate in giallo per recuperare le quali, andrebbe portata ad un livello di qualità più elevato, quella prospicente San Pio X sul modello dei nuovi giardini di Viale Francia e migliorata quella compresa tra le vie Papa e Maestri del Lavoro oltre che alberare tutto lo spartitraffico centrale.
3) Da Via Maestri del Lavoro a Viale Michelangelo - Viale I Maggio.
L'arretramento del marciapiedi sul lato sinistro, non riguarderebbe le palme lì disposte perché più ritirate verso gli edifici. La Via Fini tornerebbe ad avere, per la sua dimensione, il doppio senso di circolazione. Le due carreggiate risulterebbero avere una larghezza di 9 mt ciascuna ovviamente suddivise a due corsie e ci sarebbe lo spazio per parcheggiare sul lato destro di ciasuna di esse.
Nuovi gruppi semaforici dovranno essere installati sulla carreggiata di sinistra ed essere rifatta tutta la segnaletica orizzontale e verticale. Andrebbe altresì rivalutato l'impianto della pubblica illuminazione.
4) Da Viale Michelangelo a Corso Roma
La stazione Esso, per la perdita di dello spazio frontale, sarebbe compensata con un'area più estesa indicata dal rettangolo arancione.
Si procederebbe inoltre alla realizzazione delle aree a verde indicate, conferendo loro maggior pregio, mentre lungo i marciapiedi che non sono ampi, verrebbero piantumati alberi dalla chioma ristretta.
I gruppi semaforici (cerchiati in rosso), rimarrebbero nelle stesse posizioni sul marciapiedi destro mentre verrebbero arretrati sul nuovo confine a sinistra. Andrebbe rivista la pubblica illuminazione e ridisegnata la nuova segnaletica sia orizzontale che verticale.
5) Da Corso Roma a Viale degli Aviatori.
Quì l'ampliamento è impedito dal muro di cinta dell'Ospedale Col. D'Avanzo e soltanto una rivisitazione dell'intera area ospedaliera, unitamente ad una modifica della posizione degli ingressi, potrà permetterci di realizzare anche in questo tratto, una strada a 4 corsie anche se senza spartitraffico centrale dellampiezza di circa 12 mt, con parcheggio auto soltanto sul marciapiedi di destra dove si trovano numerose attività commerciali
Sul nuovo confine dell'area ospedaliera, il Comune si dovrebbe impegnare a costruire una nuova recinzione con cancellata in metallo, costituita da elementi intervallati tra loro, artisticamente lavorata sullo stile di quella che circonda l'edificio della Fondazione Pia Maria Grazia Barone. In questo modo l'intero parco che è parte dell'area ospedaliera, diventerebbe visibile accrescendo la bellezza del viale.
Inoltre, per decongestionare il traffico all'incrocio tra la Via Mazzini, Viale degli Aviatori e per il completamento dell'ampliamento di Viale Ofanto, si renderebbeo necessari i seguenti ulteriori lavori:
- l'attuale ingresso, abbellito e restaurato, manterrebbe una presenza soltanto di tipo storico e non più funzionale;
- il nuovo ingresso andrebbe ricostruito sul lato del Parco Volontari della Pace ove troverebbe posto anche la nuova guardiola;
- la vecchia guardiola attualmente presente sull'ingresso principale che fiancheggia Viale Ofanto, sarebbe abbattua e ricostruita nel luogo sopra indicato;
- il nuovo parcheggio auto sarebbe esterno all'area ospedaliera, coincidendo con quella prospicente i giardini, che potrebbe essere affidato ad una cooperativa per la sorveglianza.
Si richiederebbe infine un nuovo piano di illuminazione non soltanto sul Viale Ofanto ma anche sulla strada che fiancheggia il Parco Volontari della Pace da Corso Roma a Viale Aviatori.
6) Da Viale Aviatori a Via Vincenzo Gioberti
Un tratto breve ma c'è di mezzo lo stadio di calcio.
La strada si presenta con una carreggiata unica di 12 mt medi di larghezza. Non c'è spazio per un apliamento ma quattro corsie, due di andata e due di ritorno ci stanno. Se calcoliamo infatti che ogni auto è meno di 2 mt di larghezza e un autobus circa 2,60 allora, concedendo 1 mt di spazio tra i mezzi, ci starebbero nei due sensi, due autobus e due auto con un ulteriore margine di 1 mt verso ciascun marciapiedi. Non c'è invece disponibilità di parcheggio laterale per le auto ma, di strade attorno ce ne sono parecchie e un pò di moto non guasta.
Ci sarebbe soltanto da provvedere:
7) Da Via Vincenzo Gioberti a Via Silvio Pellico
Questo tratto della strada presenta a sinistra delle pinete di scarso valore con una pessima pavimentazione che non permette una pubblica fruizione del posto. Il nostro progetto prevede a partire dal marciapiedi di destra una doppia carreggiata per complessivi 22 mt e con uno spartitraffico centrale di 3 mt, cosicchè ogni carreggiata sarebbe sufficientemente ampia da avere due corsie di marcia per senso con possibilità di parcheggio lungo i marciapiedi. Sarebbe ritirata all'indietro e rifatta anche la superficie spartitraffico all'ingresso di Via Pellico, ultimamente inutilmente abbellita senza valide ragioni poichè piccola e posta in mezzo al traffico.
Il verde sacrificato all'allargamento della strada, sarebbe subito ricostituito con la piantumazione di alberi nello spartitraffico centrale e sul marciapiedi della carreggiata di destra che ora ne risulta completamente sprovvisto. Inoltre, l'area di verde sul marciapiedi della carreggiata di sinistra, sarebbe subito migliorata e reso fruibile senza erba ma con una elegante pavimentazione, nuove panchine e adeguata illuminazione.
Come per altri tratti di Viale Ofanto, anche in questo caso andrebbero rifatte le segnalazioni orizzontali e verticali e rivisitato l'impianto della pubblica illuminzione. Gli attuali impianti semaforici andrebbero rivisti soltanto sulla nuova carreggiata di sinistra.
8) Da Via Silvio Pellico a Via Napoli.
Il viale presenta in questo tratto una doppia carreggiata già tracciata ma quella di sinistra è dedicata al solo parcheggio. La nostra idea è come nei percorsi precedenti, quella di realizzare una doppia carreggiata con spartitraffico centrale alberato della larghezza di 3 mt e con doppio senso di circolazione. Lo spazio a disposizione è tale che l'ampiezza complessiva dell'arteria stradala dal marciapiede sinistro a quello destro, possa essere di 23 mt.
I lavori dovrebbero prevedere:
- la piantumazione di alberi su entrambi i marciapiedi delle due carreggiate;
- il rifacimento della segnaletica orizzontale e verticale, dei nuovi impianti semaforici sulla nuova carreggiata e la rivisitazione dell'impianto di illumminazione pubblica.
- lo studio dei sensi di marcia su tutte le strade che affluiscono su Viale Ofanto che in questo tratto sono numerose.
Lo spartitrafico centrale avrebbe delle aperture sui passaggi pedonali e agli ingressi delle strade laterali affluenti e defluenti.
Il nostro progetto per questo tratto del viale prevede anche il miglioramento della viabilità sul quartiere compreso tra Viale Ofanto, Via Pellico e Via Croce che si presenta:
- con strade il cui senso viario è contorto e non ben definito;
- con grave mancanza di verde pubblico.
La strada principale del quartiere è da individuarsi nella Via Fortunato che va da Via Tommaso Fiore (poiché non esiste uno sbocco diretto da Via Napoli) a Via Pellico la quale ultima, per la presenza di una doppia carreggiata ben si presterebbe a questo afflusso di nuovo traffico. La Via Fortunato, per il nuovo ruolo da svolgere, sarrebbe ridisegnata in ampiezza e rifatti i marciapiedi tutti da alberare. La via dovrebbe avere doppio senso di circolazione. Su di essa affluirebbe il traffico da Viale Ofanto in senso unico con uscita su Via Pellico mentre altro traffico giungerebbe in senso unico contrario da Via Croce. Tutte le strada laterali di afflusso sulla Via Fortunato (da Via Croce a da Viale Ofanto), sarebbero anch'esse ridisegnate e tutti i marciapiedi alberati.
La riduzione dell'accessibilità su queste strade è motivata da una maggiore efficienza della mobilità dell'area. La proposta potrebbe essere sperimentale e poter poi prevedere un doppio senso di circolazione per le strade più ampie.
L'unica area a verde identificata di fronte alla Via Mucelli sarebbe riqualificata in pavimentazione, panchine e illuminzaione così da renderla fruibile.
9) Da Via Napoli a Via Carlo Baffi
Il viale presenta in questo ultimo tratto che stiamo esaminando, una ampiezza media di circa 13 mt, più che sufficienti per disegnare una doppia carreggiata senza spartitraffico, senza parcheggio laterale se non quello già disponibile all'inzio sia a destra che a sinistra ove lo stesso dovrebbe essere fatto non a spina di pesce ma parallelamente al marciapiedi per mantenere stabile il flusso del traffico veicolare in due file per senso di marcia.
I marciapiedi di destra e di sinistra sono da alberare mentre i gruppi semaforici rimarrebbero nelle stesse posizioni.
La strada dovrebbe presentare un miglioramento della segnaletica orizzontale, sempre assente, oltre che di quella verticale.
Nel progetto potrebbe anche rientrare l'ampliamento della Via Napoli nel tratto che porta fino a Via Croce con ridisegno della segnaletica orizzontale e verticale e spostamento dei gruppi semaforici.
Ultimo ma non ultimo: da Corso del Mezzogiorno a Via Antonio Gramsci.
Ripartiamo dall'inizio. L'esame di questo primo tratto di Viale Ofanto era stato lasciato per ultimo perché ci premeva la visione d'insieme che la presenza di due importanti edifici pubblici sulla destra e della sede Enel sulla sinistra non avrebbe reso se esposta sin dall'inizio. La larghezza del viale è limitata in questo tratto a soli a soli 11 mt.
Essendo questo tratto di Viale Ofanto tra i più intasati dal traffico, una carreggiata a 4 corsie effettive si rende assolutamente indispensabile.
Le ipotesi progettuali possibili sono:
a) utilizziamo questi 11 mt per realizzare le 4 corsie (due per senso di marcia), escludendo qualsiasi parcheggio lato marciapiedi;
b) rendiamo questo tratto a senso unico provenendo da Via Imperiale in direzione Corso del Mezzogiorno, ritenendo che:
- chi è interessato a imboccare C.so del Mezzogiorno possa farlo percorrendo Via Gramsci e svoltando su Via Smaldone oppure imboccando Viale Michelangelo fino alla Biblioteca e poi Via Gugliemi per giungere sul Viale Fortore;
- chi provenendo da Corso del Mezzogiono è interessato a inserirsi su Viale Ofanto possa percorrere lo stesso itineraio prima suggerito ma all'inverso;
- chi proviene da Viale Fortore, può svoltare o su Viale Di Vittorio o su Corso del Mezzogiorno per poi imboccare Via Smaldone ove l'ateria stradale è a due carreggiate;
c) trattiamo con l'Enel l'arretramento del muretto di cinta di 3 mt per avere sempre un marciapiedi di 2 mt ma con una carreggiata di 14 mt che permetterebbe anche il parcheggio di auto su un lato ma, la spesa non produrrebbe un grande sollievo se il risultato è quello di permettere in parcheggio delle auto in questo tratto.
Francamente, la prima scelta ci pare la migliore: sgombrare tutte le auto da quel tratto di Viale Ofanto mantenendo così il doppio senso di circolazione ma a quattro corsie reali.
Ci piacerebbe in ogni caso sapere chi decise la costruzione della Questura su quella seconda carreggiata che era già stata delineata e che oggi risulterebbe molto utile se non indispensabile.
La vigilanza urbana richiamata al proprio dovere, dovrebbe essere inflessibile con coloro che parcheggiassero in zona vietata fino a quando i comportamenti degli automobilisti non risultassero allineati con la nuova situazione.
Non dimentichiamo comunque che in zona Fiera sarà costruito un parcheggio sotterraneo di 800 posti auto che potrebbe essere utilizzato non soltanto durante le mostre ma per tutto l'anno con beneficio per tutti i professionisti che frequentano il palzzo dei Giudici di Pace, o l'Inps di Corso del Mezzogiorno.
L'immagine di sopra evidenzia la soluzione a).
Infine la scelta degli alberi lungo tutto Viale Ofanto
Avevamo accennato che secondo noi i criteri di scelta potrebbero essere legati alla dimensione del tronco, della chioma e dell'altezza, della resistenza all'inquinamento atmosferico prodotto dalle auto di passaggio e dell'apparato radicale. Per quanto riguarda quest'ultimo aspetto, occorrerà evitare gli alberi con apparato radicale superficiale che distrugge i marciapiedi anche per la scarsa profondità iniziale alla quale gli alberi sono collocati nella terra.
Ci piacerebbe ipotizzare una collocazione di alberi uguali per tratto del viale, così da differenziarli l'uno dall'altro ma, trattare la scelta delle piante renderebbe il presente post troppo lungo e perciò preferiamo dedicare all'argomento un capitolo a parte.
Una nota mitologia: in quasi tutte le religioni del passato si trovano tracce più o meno evidenti della sacralità e del culto rivolto ad alcune specie di alberi. Particolarmente diffusa è poi la concezione dell'Albero cosmico, inteso come il pilastro centrale, l'asse attorno a cui ruota e su cui poggia tutto l'universo: nelle più varie tradizioni mitologiche troviamo che gli alberi costituiscono gli strumenti privilegiati per mezzo dei quali è possibile stabilire una comunicazione fra i diversi piani del cosmo (mondo sotterraneo, mondo terrestre e cielo), e una delle più diffuse forme attraverso le quali può manifestarsi la presenza divina.
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