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FOGGIA CITTA' POLICENTRICA E INTERMODALE HA TUTTO: FERROVIE, STRADE, AUTOSTRADE E, AEROPORTO

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lunedì 30 novembre 2020

FOGGIA E MANFREDONIA INSIEME SONO PER LA DOTAZIONE INFRASTRUTTURALE, UNA PICCOLA AREA METROPOLITANA

 UNA PICCOLA AREA METROPOLITANA


È difficile individuare un chiaro “confine dell'area metropolitana basandosi esclusivamente sulle interazioni economiche e sulla rete dei trasporti ma spesso, “proprio l'esistenza di forti interazioni tra le diverse parti che compongono l'area metropolitana (grande città e gli ambiti urbani limitrofi), obbliga le amministrazioni locali a delegare parte delle proprie competenze ad un coordinamento centrale che superi gli ambiti locali al fine di garantire una corretta gestione e una visione complessiva della rete dei trasporti.


Nella prassi, le aree metropolitane sono individuate e descritte dai geografi urbani secondo due principali metodologie:

  • flussi in entrata verso una località centrale (aree pendolari),

  • relazioni economiche e funzionali di un territorio indipendentemente dalla presenza di una grande città (aree economico-funzionali).


    Un ulteriore metodo, meno usato dei precedenti perché non fornisce il grado di integrazione tra le diverse municipalità che la costituiscono, è basato sulla contiguità territoriale e sulla tensione abitativa (densità di popolazione)”. Ù

Estratto da Wikipedia alla voce “area metropolitana”


A mio parere, queste indicazioni sono insufficienti e la definizione dovrebbe includere aree i cui comuni mettono insieme una completa dotazione di nodi intermodali: ferrovie, autostrade, aeroporto e porto.


E’ per questo che occorre definire un’area funzionale di dimensioni ridotte che abbia una completa dotazione di modalità di trasporto di merci e persone che sulla cui integrazione è necessario investire per creare un solido volano di sviluppo economico.


Uno studio di ricerca, pubblicato da Rafael Boix e Paolo Veneri, edito dall'Institute of Regional and Metropolitan Studies di Barcellona nel marzo 2009, ha avuto lo scopo di misurare il grado di "metropolizzazione" raggiunto dalle aree urbane spagnole ed italiane e di fornire un valido strumento per governare le più grandi agglomerazioni umane dove si concentrano le maggiori attività economiche e di servizio delle nazioni. Per la ricerca sono stati utilizzati e messi a confronto i risultati ottenuti da due differenti metodologie, le più utilizzate in Europa e negli USA, per la delimitazione delle aree metropolitane.

Le aree ottenute, aggregando più comuni ad una città centrale di almeno 50.000 abitanti, sono state divise in quattro livelli in base al peso demografico:

  • Livello A (più di 1.000.000 di abitanti), grandi aree metropolitane

  • Livello B (tra 250.000-1.000.000 di abitanti), medie aree metropolitane

  • Livello C (tra 100.000-250.000 abitanti), piccole aree metropolitane

  • Livello D (meno di 100.000), aree urbane

Estratto da Wikipedia alla voce “area metropolitana”


Foggia e Manfredonia rientrano dunque per lo studio preso in esame, nel Livello C e possono costituire insieme una piccola area metropolitana nella quale la completa dotazione di infrastrutture di trasporto potrebbe essere gestita con una visione unica complessiva.


LA DOTAZIONE INFRASTRUTTURALE DI FOGGIA E MANFREDONIA


FOGGIA


1. Aeroporto Civile Gino Lisa



Del progetto di collegamento dell’aeroporto alla nuova di San Lorenzo e da essa alla stazione centrale, così come della fermata in Fiera di un treno metropolitano di superficie che collega i due nodi estremi della stazione di Foggia Incoronata e dell’aeroporto Gino Lisa, ho già scritto in due articoli del 2009 e del 2020:


http://foggiacicala.blogspot.com/2009/07/ve-lo-do-io-laeroporto-un-nostro.html


http://foggiacicala.blogspot.com/search/label/Citt%C3%A0%20Policentrica%20e%20Nodi%20Intermodali)


2. Stazione Centrale di viale XXIV Maggio


Rfi starebbe lavorando ad un progetto da 30 milioni di euro di investimenti sulla stazione centrale di Foggia che dovrebbe consentire, entro il 2022, la funzionalità di ben undici binari ed una tecnologia all'avanguardia che la faranno rientrare a pieno titolo tra gli snodi centrali sia della linea tirrenica che adriatica.


E' questo uno degli interventi messi nero su bianco da Rfi, assieme al Comune di Foggia, illustrati questa mattina in conferenza stampa a Palazzo di Città da Roberto Pagone, responsabile della Direzione Investimenti per il Sud. All'incontro ha partecipato anche l’ingegner Ciro Napoli, dirigente di RFI e responsabile del progetto della seconda stazione.“



"Foggia diventa così snodo ferroviario centrale, l'obiettivo è aumentare il trasporto su ferro di merci e passeggeri, ergo il progetto si presta ad un aumento del traffico anche in termini di treni" hanno garantito Napoli e Pagone, ribadendo la necessarietà della seconda stazione“

https://www.foggiatoday.it/economia/foggia-napoli-treni-seconda-stazione.html 



3. Stazione San Lorenzo AC – AV (progetto da definire)




L’ingegner Roberto Pagone, responsabile del progetto Ac/Av Bari Napoli avrebbe confermato che il progetto sta andando avanti e che l’impegno è di anticipare i tempi previsti.


Sono in discussione tra il Comune di Foggia e l’ing. Pagone, la tipologia della copertura della nuova stazione, il numero dei binari in deviata oltre ai due principali, la costruzione di binari tronchi, i sottopassaggi, il fabbricato viaggiatori ed il parcheggio auto esterno.


4. Casello autostrade Foggia Nord ASI Incoronata A14



Scrive il blog del Quotidiano di Foggia: La mancanza di uno svincolo autostradale a servizio dell’area industriale di Incoronata ha creato problemi seri alle aziende della zona. Tanto per fare un esempio, pare che la decisione di trasferire a Grottaglie la lavorazione della fusoliera del Boeing Dreamliner 787 che avrebbe potuto essere realizzata presso l’Alenia di Foggia sia stata dettata proprio dalla inadeguatezza della viabilità di servizio dell’area industriale. I mezzi pesanti non avevano spazi sufficienti di manovra, qualora avessero dovuto trasportare parti del velivolo così ingombranti, come la fusoliera”.


Raffaele Piemontese, assessore al bilancio della attuale giunta regionale, nell’ultima campagna elettorale a settembre 2020 sostenne che la scelta di trasferire a Grottaglie le lavorazioni della fusoliera del Boing Dreamliner 787, potrebbe aver avuto ben altre motivazioni legate alla provenienza dal Salento dell’allora presidente della regione Raffaele Fitto:

... lui e solo lui ha deciso di investire 130 milioni di euro per la realizzazione dell’aeroporto di Grottaglie, a 50 chilometri dal già esistente e operativo aeroporto di Brindisi, finendo per dirottare nel ‘suo’ Salento la produzione da parte di Alenia delle sezioni centrali e posteriori della fusoliera del Boeing 787 perché all’aeroporto di Foggia non c’era una pista sufficientemente lunga. Se l’allora presidente della Regione Raffaele Fitto fosse stato corretto con la provincia di Foggia e avesse tenuto a cuore questa terra, avrebbe potuto, come gli era stato proposto, investire quelle risorse sul nuovo aeroporto nell’ex scalo militare di Borgo Mezzanone e avrebbe potenziato così anche lo stabilimento Alenia di Foggia, assicurandone lo sviluppo ulteriore e favorendo la creazione di centinaia di posti di lavoro in più, oltre a un aeroporto capace di attrarre compagnie con ogni tipo di aerei passeggeri e merci”.


5. Casello autostradale Foggia Sud A14




6. Scalo Merci ASI Incoronata Zona Industriale




7. Scalo Merci Cervaro presso il Magazzino Approvvigionamenti delle FS




Questa infrastruttura deve rientrare nel progetto dell’alta capacità ferroviaria le cui prospettive di finanziamento e allestimento realizzativo dipendono dalla capacità della politica locale di interpretare il futuro del territorio in chiave di sviluppo economico ed infrastrutturale e trattare con RFI.


Il progetto dello scalo merci Cervaro, è strettamente connesso con la programmata seconda stazione San Lorenzo AC – AV.


La città verrebbe così dotata di due scali merci:

  • uno già funzionate nell’Area ASI Zona Industriale Incoronata;

  • l’altro da realizzare a Cervaro utilizzando il dismesso magazzino approvvigionamenti di RFI.


In un articolo di Lettere Meridiane del 2015, è scritto: “… della stazione di Cervaro non si parla più, e le Ferrovie mettono in vendita un immobile che potrebbe svolgere una funzione importante, in questo senso, come l’ex Magazzino Approvvigionamenti, che sorge proprio in prossimità della stazione di Cervaro. Si tratta di un immobile, anzi di un complesso immobiliare, di notevole pregio, che viene così descritto nel portale della Ferservizi, la società del gruppo Ferrovie dello Stato che si occupa della vendita del patrimonio immobiliare: “superficie coperta totale di 47.790 mq circa, oltre a 8.130 mq circa di depositi e/o vasche. È composto da dodici fabbricati, di cui undici ad un piano f. t. (capannoni industriali) e un fabbricato che si sviluppa su tre piani f. t., oltre a uno seminterrato, destinato a spogliatoio, mensa e uffici. L’area scoperta ha una superficie di 145.250 mq circa.”

E così continua: Il procedimento di alienazione dei due immobili (Ariston e Magazzino di Cervaro) si trova attualmente nella fase della “vendita post gara”, nel senso che le gare a suo tempo bandite sono andate deserte, e che quanti vogliano rilevare gli immobili possono produrre un’offerta libera, tuttavia non inferiore alla base d’asta imposta dall’ente che ne è proprietario, e che ammonta a un milione e 600.000 euro per l’ex cineteatro e a 4 milioni e 77.000 euro per le strutture di Cervaro.

E ancora: Salvatore Agostino Aiezza, che alla storia della Ferrovia a Foggia ha dedicato saggi e articoli, lamenta il silenzio della classe dirigente: “È qualcosa di inqualificabile il comportamento e le decisioni delle F.S. Nella totale assenza della politica locale.”


Evidentemente aggiungo io, la politica locale non ha idee, strategie, progetti per la mobilità e lo sviluppo economico.


Dello scalo merci di Cervaro, scriveva anche Il Quotidiano di Foggia del 2009: “…un nuovo scalo merci, indispensabile per decongestionare la stazione di viale XXIV maggio, che non sarebbe stata comunque in grado di sopportare i più consistenti volumi di traffico che deriveranno, appunto, dall’alta capacità ferroviaria, soprattutto per quanto riguarda la movimentazione delle merci.


8. Terminal Intermodale Stazione Centrale




HUB” all’avanguardia nell’interscambio del trasporto rete/gomma e nella gestione del traffico di mezzi di trasporto cittadini, provinciali, regionali e interregionali e, turistici.

Un facile e veloce interscambio tra chi arriva in treno per poi proseguire in autobus verso la propria destinazione e viceversa.

Il nodo di scambio intermodale era stato inserito nel Programma stralcio di interventi di area vasta “Capitanata 2020”, approvato dalla Giunta regionale con un finanziamento di 4 milioni e 750mila euro.


MANFREDONIA


1. Porto Industriale


Titola FoggiaToDay del 18 ottobre 2020: “Manfredonia, il ripristino del porto alti fondali sarà finanziato.

Il Ministro De Micheli assicura che “Il ripristino del porto alti fondali di Manfredonia sarà finanziato. Può cambiare le sorti del territorio”.

Il costo stimato del ripristino e della manutenzione è di circa 80 milioni di euro.

Entro fine anno sarà pronto il progetto di fattibilità”.


Intervistato, il deputato Tasso:"Parliamo di una piattaforma logistica intermodale al servizio di un'area economica interregionale vastisssima:

  • la Food Valley del Tavoliere,

  • i giacimenti estrattivi di materiali litici,

  • l'aerospazio,

  • il turismo del Gargano e dei monti dauni,

  • l'automotive della Basilicata e dell'Irpinia.

È il ripristino di un'opera che cambierebbe le sorti del territorio".


https://www.foggiatoday.it/economia/porto-alti-fondali-manfredonia-finanziamento-ripristino-italia-veloce.html




CONCLUSIONI

L’efficienza dell'Area Metropolitana di livello C di Foggia e Manfredonia, dipende ovviamente non solo dalla tipologia di infrastrutture materiali ma anche e sempre di più dalla disponibilità e dalla qualità della comunicazione e delle infrastrutture sociali e intellettuali.

In questo contesto l’Area Metropolitana individuata diventerebbe un volano di sviluppo per la intera provincia lungo ulteriori assi di connessione su Foggia, centro propulsore di questa articolazione funzionale.


                                                                                     Vincenzo Concilio



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