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sabato 13 settembre 2025

 


DEU POLICLINICO "RIUNITI" FOGGIA: SULLA

QUESTIONE DEI FONDI PER L'ALLESTIMENTO DELLE

CAMERE OPERATORIE AL 5° E 6° PIANO.


Alla premessa della delibera DDG n. 157 del 28 marzo 2021 del commissario

straordinario del Policlinico "Riuniti" di Foggia, Vitangelo Dattoli, è scritto che, al fine

di "accorpare le aree dell'emergenza urgenza del Policlinico Ospedali Riuniti di

Foggia"..... relativamente a detto intervento, sono stralciate le opere edili ed

impianti (elettrici, speciali e meccanici) al quinto piano nelle aree diagnostica

interventistica (sale emodinamica, elettrofisiologia, sale di controllo e locali

tecnici) ed al piano sesto nelle quattro sale operatorie poli-specialistiche ISO

5 (quattro sale operatorie, preparazione chirurgiche e locali sub-

sterilizzazione)... 

Inoltre che "sia al piano quinto che al piano sesto non sono state previste

le attrezzature a parete e soffitto per l'allestimento dei citati ambienti".


Lo stralcio separa le opere e le tecnologie del 5° e 6° piano dall'insieme

dell'intero appalto, e ciò significa che non ci sono più fondi disponibili della

provvista iniziale attribuita ai suddetti lavori derivanti dall'ex art. 20 della Legge

n.67/88 di cui all'accordo di programma stralcio 2007 intervento n.32, nel quale si

sottolinea tuttavia che "le parti (Ministero della Sanità e Regione Puglia) si

impegnavano ad utilizzare in tempi rapidi tutte le risorse finanziarie

individuate nell'accordo per la realizzazione degli interventi programmati".


E' lo stesso D.G. Dattoli a dichiararlo in una intervista a "l'Attacco" del 30.03.2021

"In assenza della proposta di partenariato pubblico privato,  questa Azienda, non potrebbe realizzare investimenti di questa portata (21 milioni più Iva 22% 4.620.000 per un totale di circa 25 milioni)", necessari per il completamento degli allestimenti e tecnologie destinate al 5° e 6° piano del DEU”.

Nella stessa intervista è scritto

“L'impegno di spesa per l'allestimento del quinto e sesto piano del DEU non era

stato ricompreso in origine nel progetto" e che "il Partenariato Pubblico Privato

(PPP) era stato giustamente avviato dal mio predecessore (Pedota),

considerato che non ci sarebbero altre forme di finanziamento a

disposizione".


Eppure, in occasione della visita a Foggia il 31 gennaio del 2020, del

Presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, il D.G. dichiarava: 

"Affinché il DEU possa essere abilitato (?) servono 15 milioni che però

abbiamo già avuto dalla Regione (i fondi sono in verità statali e la Regione li

passa all'Azienda Ospedaliero Universitaria per fasi di lavoro) per attrezzature e

arredi. 4 milioni sono stati già spesi e altri 10 rientrano in gare in corso di

allestimento" (per quali commesse?)




Dichiara ancora il D.G. Dattoli: "La delibera del mio predecessore (Pedota) risale almeno al 2016 (non disponibile online)... Le risorse allora individuate non erano sufficienti per l'allestimento dei reparti operatori (questo appare vero). Stiamo utilizzando tutti i finanziamenti fino all'ultimo Euro e comunque, relativamente al Partenariato Pubblico Privato, la decisione viene dal passato e tra l'altro, si tratta di un intervento molto robusto per il quale non ci sono finanziamenti specifici".


A PROPOSITO DELLE FONTI DI

FINANZIAMENTO  SPECIFICHE UTILIZZABILI...




Nell'accordo di programma intervenuto nel 2007 tra il Ministero della Sanità e

la Regione Puglia, venivano individuate diverse fonti di finanziamento:


a ) le residue disponibilità provenienti dall'art. 20 della L. 67 del 1988;


A quanto ammontavano?

L’accordo di programma tra Min. Sanità del 2007 prevedeva (art. 4) un

investimento complessivo di 459.435.210,71 di cui il 6% soltanto a carico della

Regione. In questo rientrava anche il DEU di Foggia per 65.000.000,00.


L’importo a carico dello Stato, ex art. 20 di 416.223.310, era una parte

(soltanto) delle risorse assegnate alla Regione Puglie dalla delibera CIPE del 6

maggio 1998 n.52, al netto della somma già assegnata con la ulteriore delibera

CIPE n.53 di 41.161.610,86 e della somma di 224.006.114,91 già impegnata

nell’accordo stralcio del 2004.


b) risorse comunitarie come i FESR (Fondo Europeo di Sviluppo Regionale)

destinato al potenziamento delle infrastrutture sanitarie;


c) Patto per le Puglie: l’Azienda Ospedaliera Universitaria vanta di essere

promissaria di un finanziamento di 10 milioni di cui al D.G.R. n. 545 dell’11.04.2017

PATTO PER LE PUGLIE per 7 interventi ammessi


d) risorse nazionali come i FAS Fondi per le Aree Sottoutilizzate oggi diventati

FSC Fondi per lo Sviluppo e la Coesione. Nell'ambito dell'attuazione della

programmazione del Fondo Sviluppo e Coesione, i Contratti Istituzionali di Sviluppo

(CIS) sono lo strumento di monitoraggio dell'avanzamento temporale, economico e

finanziario degli interventi infrastrutturali deliberati dai Ministeri, Regioni, Enti Locali

e soggetti privati interessati dalle opere pubbliche.

Quest'ultima legge di cui al punto c) aveva stanziato grandi risorse finanziarie per la

Puglia, destinate alla Sanità.


Nel corso del 2004 fu possibile procedere alla stipula di uno stralcio dell'accordo

nel quale confluirono 238 milioni su un totale di 773 destinati alla Regione

Puglia con delibere CIPE, in aggiunta ad una quota regionale più altri finanziamenti

statali per l'IRCCS Oncologico (287 milioni).


Totale: 773 + 287 = 1.067.000 milioni di €.


Con legge 296/2006 (legge finanziaria 2007), fu prevista una ulteriore

disponibilità di 2.425 milioni (due miliardi e mezzo di €) per tutte le regioni.


Ulteriori disponibilità finanziarie rinvengono dalla attuazione del regolamento

comunitario che disciplina le modalità di applicazione delle disposizioni sui fondi

europei per il periodo 2007-2013, nonché dall'utilizzo dei fondi per le aree

sottoutilizzate FAS.


LE RESPONSABILITÀ’ DELLA REGIONE PUGLIA



Se non fosse stato stato per la delibera del D.G del 18 marzo 2020,

nessuno, tranne gli interessati avrebbe saputo della mancanza dei

fondi per il completamento dei reparti di chirurgia (in particolare per

due delle quattro poli-specialistiche previste e una delle due

specialistiche, quella ibrida), terapia intensiva e centrale di

sterilizzazione del quinto e sesto piano del DEU.


Le responsabilità della Regione Puglie vengono dalla sottoscrizione

dell’Accordo di Programma del 2007 con il Ministero della Sanità.

Nell'accordo di programma intervenuto tra Ministero della Sanità e

Regione Puglia, era scritto: 



"Qualora le richieste complessive 
degli stati di avanzamento lavori,

presentate dalle regioni, superino le risorse finanziarie disponibili

nell'anno, la Regione sostiene l'intervento con risorse proprie

successivamente rimborsabili".


All'art. 9 comma 1 dell'accordo è scritto: "La Regione garantisce che

le decisioni in merito alle strutture ospedaliere da completare, sono

assunte sulla base di un'adeguata analisi costi / benefici". 


Al comma 2: "La Regione garantisce che nel caso di nuove

edificazioni, ci si riferisce sempre all'opera completa.


All'art. 10 comma 1: "Al fine di garantire iniziative e provvedimenti

idonei a garantire la celere e completa realizzazione dei progetti

nonché, l'eventuale riprogrammazione e riallocazione delle risorse

(diversa ripartizione o assegnazione di risorse economiche, umane,

finanziarie), è istituito il Comitato Istituzionale di Gestione ed

Attuazione, composto di n. 6 membri di cui n.3 in rappresentanza

della Regione".


E al comma 4: "Al fine di garantire l'attività di monitoraggio e

vigilanza.... la Regione trasmette al Ministero della Salute, con

cadenza annuale, l'aggiornamento delle informazioni relative ai

singoli interventi facenti parte del presente accordo".


Al comma 6: "... il Ministero della Salute "assume iniziative a

sostegno della Regione al fine di rimuovere le cause di tali

criticità...".


All'art. 11: il dr Morlacco (e i suoi successori) allora direttore

dell'agenzia regionale sanitaria pugliese, assumeva il compito di

"promuovere le eventuali azioni ed iniziative necessarie a garantire

l'attuazione delle opere programmate... con la proposta di

iniziative correttive da assumere.


L ’appalto del DEU con finanziamenti provenienti dall'ex art. 20

della Legge n.67/88 di cui all'accordo di programma stralcio 2007

intervento n.32, permetteva, per quanto richiamato ai suddetti

articoli e commi, di modificare gli importi già finanziati aggiornando

le previsioni di spesa ai nuovi costi di mercato?








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